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Umbria, relax e vacanze con la legge 104 invece di assistere i malati: due impiegati nei guai

Andavano in vacanza o si dedicavano ad altre attività sfruttando i permessi della 104 invece di assistere i parenti malati. Due dipendenti impiegati in un comune dell’Umbria sono stati denunciati per truffa ai danni dello Stato.
A cura di Susanna Picone
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Due impiegati pubblici sono accusati di avere attestato la necessità di dover assistere congiunti affetti da gravi forme di disabilità per usufruire di permessi di assenza dal lavoro, regolarmente retribuiti, previsti dalla Legge 104 e da altre normative con finalità analoghe, ma in realtà si dedicavano ad attività ben diverse. Ad esempio se ne andavano in vacanza. Per questo sono finiti nei guai un uomo e una donna, impiegati di un comune vicino Assisi: entrambi sono stati denunciati a piede libero dalla Guardia di Finanza di Assisi. Secondo la ricostruzione dei finanzieri, la donna – sulla base della norma in materia di congedo per motivi familiari –  si era assentata dal lavoro per circa sei mesi continuativi senza mai assistere il familiare. La Guardia di Finanza le ha in particolare contestato 79 giorni di permesso, tre a settimana, ai quali aveva unito ferie per i restanti due lavorativi, rimanendo così lontana dal lavoro per appunto circa sei mesi continuativi. Le Fiamme Gialle, attraverso pedinamenti, appostamenti e analisi di tabulati telefonici, hanno intanto scoperto che la donna – invece di occuparsi del familiare – si sarebbe dedicata unicamente a interessi e attività personali. A occuparsi del familiare, nel frattempo, c’era una badante.

I dipendenti denunciati per truffa ai danni dello Stato – Per quanto riguarda l’uomo, la Guardia di Finanza – incrociando dati relativi ai periodi di assenza con quelli acquisiti presso compagnie aeree e tabulati telefonici – ha scoperto che aveva usufruito di un giorno di permesso retribuito con la legge 104 “agganciandolo” a giorni di ferie o a riposi settimanali per recarsi in vacanza in una capitale europea. I due dipendenti sono stati quindi denunciati per truffa ai danni dello Stato. Nei loro confronti verrà avviato un procedimento per danno erariale relativo alle somme indebitamente percepite per i giorni di permesso ottenuti e al danno d'immagine prodotto al Comune.

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