Uccide la moglie e va a confessarsi, ma il prete viola il segreto e lo incastra
Ha ucciso con un colpo di pistola alla nuca la sua giovane moglie Amanda, di soli 31 anni, ed era talmente sconvolto che si è diretto nella vicina chiesa St. Peter Cathedral a Erie, in Pennsylvania per confessarsi con il reverendo Michael Polinek, anticipandogli che subito dopo sarebbe tornato a casa per suicidarsi con l'arma che aveva ancora con sé, nella tasca del cappotto. Ma è stato proprio il sacerdote che, violando il segreto confessionale, ha chiamato subito le forze dell'ordine facendolo arrestare. È successo la scorsa settimana nella piccola cittadina a sud ovest dello stato a stelle strisce: John P. Grazioli, 44 anni, stava attraversando un momento difficile, soprattutto a causa della battaglia per l'affidamento dei due figli che stava combattendo con la ex moglie. Una situazione dolorosa, che neppure le nozze con Amanda, celebrate solo lo scorso settembre, erano riuscite a lenire.
Dopo averla uccisa, John si è confessato con il reverendo Polinek, convinto che quest'ultimo avrebbe mantenuto il segreto. Ma, come ha spiegato il sacerdote, tecnicamente quella di John non era stata una confessione sacramentale, e questo gli consentiva di avvisare la polizia. Quando gli agenti sono arrivati nella chiesa hanno trovato il killer in un mare di lacrime e, dichiarato in arresto, non ha neppure opposto resistenza. Poi si sono recati nella sua abitazione dove, accanto al cadavere di Amanda che giaceva riverso sul pavimento della loro camera da letto, hanno trovato un biglietto in cui l'uomo annunciava il suo suicidio. Il killer, direttore finanziario e amministratore delegato della Grazioli Asset Management, è ora incriminato per omicidio ed è detenuto nella prigione della contea di Erie senza cauzione, in attesa che si svolga il processo a suo carico.