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Trovata una bara in fondo al Lago di Garda: forse dentro c’è il corpo di Federica Giacomini

I sommozzatori hanno rinvenuto a 90 metri di profondità una sorta di bara contenente, probabilmente, i resti dell’ex attrice porno Federica Giacomini.
A cura di D. F.
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I sommozzatori hanno invividuato nelle acque del lago di garda una sorta di bara che potrebbe contenere i resti di Federica Giacomini, attrice porno di origini padovane anche nota con lo pseudonimo di Ginevra Hollander. I sub hanno recuperato il contenitore nei pressi di Castelletto di Brenzone, a novanta metri di profondità. Secondo gli investigatori, che da mesi stanno lavorando per risolvere il caso della scomparsa della donna, all'interno della bara ci sarebbe proprio l'attrice, scomparsa nel mese di gennaio.

Caso Federica Giacomini: corpo inviato a Padova per accertamenti scientifici

Le ricerche sono scattate grazie al racconto di un testimone che avrebbe fornito agli inquirenti indicazioni specifiche: l'uomo avrebbe visto Franco Mossoni gettare nelle acque del lago qualcosa di assai grande. A quel punto gli inquirenti della squadra mobile hanno allertato i sommozzatori, che hanno iniziato a scandagliare i fondali. Il corpo avvolto da un sacco di plastica dentro una cassa è stato inviato a Padova per gli accertamenti scientifici già disposti. Franco Mossoni era il compagno di Federica Giacomini: venne arrestato per omicidio già negli anni 80 e attualmente si trova in un ospedale psichiatrico giudiziario.

Caso Federica Giacomini: coltelli e balestre a casa del suo ex

Da tempo le indagini ruotavano intorno alla figura di Mossoni, che tuttavia si è sempre difeso affermando che la loro storia era finita da tempo e che non sapeva più nulla di lei. Nel suo appartamento di Vicenza la polizia ha scoperto balestre, coltelli, indumenti femminili e molte carte che facevano riferimento a Federica Giacomini.L'uomo, anche noto con il nomignolo di Rambo, recentemente si era presentato all’ospedale San Bortolo vestito con anfibi, tuta mimetica e giubbotto antiproiettile, seminando il panico e minacciando un custode con una pistola.

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