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Torino, studentessa di 15 anni esce da scuola e si impicca a un albero in un parco

La giovanissima si è suicidata ieri nel parco della Pellerina di Torino. Il suo corpo è stato scoperto solo in serata da un passante: la ragazza soffriva da tempo di problemi psicologici.
A cura di Davide Falcioni
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Una studentessa di appena 15 anni si è tolta la vita ieri, lunedì 18 marzo, impiccandosi a un albero  nel parco della Pellerina di Torino. Il corpo della ragazza, italiana,  è stato scoperto solo in serata da un passante che passeggiava lungo via Cossa e che ha immediatamente chiamato i soccorsi. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della giovane.

I carabinieri, che hanno aperto un'indagine, al momento non sono riusciti a capire le cause del gesto. La quindicenne frequentava il secondo anno di un liceo scientifico della città e abitava, insieme ai genitori, nella prima cintura della periferia torinese. Gli investigatori tendono a escludere che nel suo suicidio possano esserci questioni legate al rendimento scolastico. La quindicenne soffriva da tempo di depressione ed era seguita da diversi mesi da una psichiatra. I famigliari hanno raccontato che già in passato aveva tentato di togliersi la vita, ma che a quanto pare di recente non aveva dato l'idea di poter nuovamente tentare il gesto estremo.

Depressione e suicidi: fenomeno in aumento tra gli adolescenti

Quello dei suicidi tra i giovanissimi è un fenomeno allarmante: secondo l'ultimo dossier dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza i tentativi di suicidio da parte degli adolescenti in due anni (dal 2015 al 2017) sono quasi raddoppiati: si è passati dal 3,3% al 5,9%, ovvero 6 su 100 di età tra i 14 e i 19 anni hanno provato a togliersi la vita. Un dramma che riguarda soprattutto le ragazze (71%). Il 24% dei giovanissimi ha invece pensato almeno una volta a un gesto estremo. "Circa la metà del campione che l'Osservatorio ha intervistato (10.300 adolescenti, ndr) si percepisce depresso: una sensazione di tristezza, di malumore che colpisce oggi il 53% dei ragazzi e delle ragazze, la percentuale nel 2015 era pari al 33%. Inoltre quasi il 36% ha dichiarato di avere frequenti crisi di pianto", ha spiegato la psicoterapeuta Maura Manca, presidente dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza, invitando le istituzioni a sensibilizzare sul problema, anche potenziando la psicoterapia.

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