Torino, medico si uccide con un’iniezione: nel 2017 si era suicidato il figlio di 15 anni
Dolore a San Benigno Canavese, nel Torinese, per l’improvvisa scomparsa di Paolo Cavalla, medico di famiglia della città. L'uomo, di cinquantatré anni, è morto in un albergo di Cairo Montenotte, nella provincia di Savona: si sarebbe suicidato con un'iniezione letale di cloruro di sodio. Quando, nella serata di lunedì, sul posto sono arrivasti i soccorritori per lui non c’era più nulla da fare. A dare notizia del suicidio del medico sono i quotidiani locali che ricordano la tragedia vissuta dall'uomo meno di due anni fa. Il 17 agosto del 2017 il dottor Cavalla perse suo figlio, un quindicenne che si chiamava Michele e che dopo una delusione amorosa si suicidò a San Benigno Canavese sparandosi con uno dei fucili da caccia che il padre aveva in casa. A quanto emerso, l’uomo non si era mai ripreso da quel dramma familiare. E lunedì sera, lontano da casa e da quel comune dove tutti lo conoscevano per il suo lavoro, avrebbe deciso di farla finita.
Lutto a San Benigno Canavese per la morte del medico – La notizia della scomparsa in Liguria del medico si è rapidamente diffusa in tutto il paese nel Torinese. Il dottore, che lascia la moglie e altri quattro figli, a quanto emerso non aveva parlato con nessuno e non aveva fatto trapelare le sue intenzioni. Tanti però avevano capito che non avrebbe mai superato la tragedia del figlio adolescente. “Gli avevo portato dei dolcetti qualche giorno fa e lui mi aveva ringraziato ma aveva anche detto che non era tanto periodo di dolcetti”, il racconto di un amico e vicino di casa riportato dal quotidiano Repubblica. Questa mattina davanti alla sua casa a San Benigno Canavese, dove Cavalla aveva anche lo studio medico, si sono radunati alcuni dei suoi pazienti.