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Terremoto Lago di Garda, allerta rischio ambientale per l’impianto fognario sommerso

Si teme per i possibili danni alla condotta sommersa del sistema fognario, già da anni al centro di polemiche perché vecchia e deteriorata.
A cura di A. P.
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La scossa di terremoto di magnitudo 3.6 che domenica sera ha colpito il Lago di Garda si è fatta sentire distintamente dalla popolazione delle province di Verona e Brescia ma fortunatamente non ha provocato danni a persone o cose. Eppure in queste ore è cresciuto l'allarme per il pericolo di un possibile disastro ambientale proprio nelle acque del lago. L'epicentro della scossa sismica,  localizzato in mezzo al lago, tra Crero (frazione di Torri del Benaco) e Roina (frazione di Toscolano Maderno), infatti ha creato non poca agitazione per i possibili danni  alla condotta sub-lacuale, una vecchia rete fognaria logora di cui da tempo si parla per i rischi che potrebbe portare in caso di rottura

Si tratta di una vecchia tubatura posata in fondo al lago più di 40 anni fa e che da anni è oggetto di discussione per una possibile sostituzione congiunta tra Brescia e Verona. In queste ore non sono emersi segnali preoccupanti dalle acque del lago ma la scossa proprio sul fondo ha fatto temere una improvvisa rottura. Resta da stabilire ora se i tubi abbiano subito un nuovo danneggiamento dopo l’incidente della scorsa primavera sulla sponda veronese del lago.

Alcune ispezioni svolte alcuni mesi fa avevano chiarito che non sembravano esserci problemi esternamente, ma all’interno della condotta ci sarebbe una erosione in corso e a profondità più elevate i rischi potrebbero essere più concreti. La condotta è stata realizzata con materiali elastici e i rischio che possa spezzarsi a seguito di una forte sollecitazione non è imminente ma comunque non è indistruttibile.

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