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Stupro Firenze, parla una delle studentesse: “Giusto licenziare i carabinieri. Non mi spiace per loro”

La ragazza ha commentato la decisione dei vertici dell’arma di licenziare Marco Camuffo e Pietro Costa, presunti autori di uno stupro.
A cura di Davide Falcioni
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All'indomani della destituzione dei due carabinieri accusato di aver violentato due studentesse statunitensi a Firenze una delle vittime – intervistata da Repubblica – ha commentato la decisione assunta dal Ministero della Difesa. "Crying for this small win”. "Piango per questa piccola vittoria”, ha detto la ragazza. Marco Camuffo e Pietro Costa sono stati licenziati su proposta dell'Arma dei Carabinieri al termine dell’indagine disciplinare aperta dopo la denuncia della scorsa estate. In attesa che si concluda il processo nelle aule di tribunale, quindi, i vertici dell'Arma non hanno esitato a prendere una decisione forte.

La giovane statunitense, di 21 anni, ha commentato la notizia parlando di una “vittoria che non è solo per me, ma per tutte le donne le cui voci contano, e che hanno il diritto di sentirsi al sicuro non solo in paesi stranieri ma anche tra i rappresentanti onesti della legge”. Secondo la studentessa quello dei vertici militari italiani è stato un “provvedimento meritato”, nonostante l’avvocato che difende Camuffo si sia detto certo che il processo penale accerterà “che non c’è stata alcuna violenza”. Camuffo dal canto suo ha dichiarato di sentirsi devastato dopo il provvedimento adottato nei suoi confronti dai vertici dell'Arma dei Carabinieri: “Lui si sente devastato? Non so cosa potrei rispondergli – ha commentato la 21enne a Repubblica – Davvero non mi dispiace per lui“. La giovane, che ora si trova negli Stati Uniti, dice di aver “sempre creduto che sarebbe stata presa la decisione giusta” e le “fa ben sperare anche in vista di un futuro processo”.

La studentessa inoltre ha definito il licenziamento dei due carabinieri un ottimo ‘segnale’ sul tema della violenza sulle donne: “Ogni donna che denuncia, incluse me e la mia amica, aiuta le altre a farsi avanti e a superare le orribili esperienze. Non siamo sole“, ha concluso  la ragazza spiegando che sta “cercando di superare il ricordo e recuperare le mie forze” sostenendo con la sua amica “nei giorni più brutti”.

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