Voli in ritardo, rimborsi dopo 3 ore: quali sono le nuove regole proposte dall’Unione Europea

Quante volte vi è capitato di ritrovarvi alle prese con un volo in forte ritardo e di trascorrere ore e ore in aeroporto, dovendo stravolgere la tabella di marcia del viaggio o del rientro? A partire da oggi le regole per il risarcimento sono diventate più chiare, visto l'intervento dell'Unione Europea sulla questione. Nelle ultime ore la commissione Trasporti dell'Europarlamento ha approvato una revisione del regolamento 262 del 2004, quello che stabilisce i doveri dei vettori aerei in caso di ritardi, cancellazioni e altri disservizi: ecco quali sono le nuove regole di rimborso in caso di imprevisti.
Quando si può ricevere il rimborso per un volo in ritardo
Stando a quanto stabilito dalla commissione Trasporti dell’Europarlamento, quando un volo supera le 3 ore di ritardo, il passeggero può già ricevere un indennizzo (in precedenza le ore di ritardo previste per un rimborso erano 5). L'obiettivo è quello di estendere questo diritto non solo ai voli europei ma anche a quelli verso paesi terzi, ovvero entro e oltre i 3.500 km di tratta. Per quanto riguarda i voli a lungo raggio, quelli tra i 3.500 e i 6.000 km di lunghezza, i rimborsi scattano però dopo le 5 ore di ritardo (e non più dopo 12). Nessuna modifica, invece, alla soglia minima della compensazione, che rimane a 300 euro come già stabilito la scorsa estate. È importante, però, sottolineare che la norma non è entrata ancora in vigore, al momento ha solo ottenuto la maggioranza dai parlamentari europei.
A quanto ammontano i risarcimenti per i voli cancellati o in ritardo
Le compagnie aeree non sono tenute a indennizzare i passeggeri quando i ritardi sono dovuti a circostanze fuori dalla loro volontà (come ad esempio il maltempo). Il Parlamento, però, ha introdotto delle piccole modifiche: le aziende dovranno dimostrare e documentare la circostanza eccezionale, presentando prove tangibili dell'imprevisto. Il passeggero, inoltre, ha diritto a ottenere sufficienti informazioni su tali circostanze eccezionali (e chi non le fornisce va incontro a sanzioni). In caso di "tarmac delay", ovvero il ritardo dovuto all'aereo che rimane fermo sulla pista con i passeggeri già a bordo, la compagnia è tenuta a riportare tutti alla porta di imbarco quando il rinvio della partenza si protrae per almeno 3 ore. A quanto ammontano i rimborsi? Il nuovo regolamento prevede 250 euro per le tratte di lunghezza entro i 1.500 km, 400 euro per le tratte tra i 1.500 e i 3.500 km, 600 euro per le tratte oltre i 3.500 km. Nel caso in cui il volo venga spostato al giorno successivo, le compagnie, infine, sono tenute ad assistere i passeggeri, garantendogli pernottamenti e transfer.