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Qual è la compagnia aerea che non fa salire a bordo i passeggeri che puzzano

La Spirit Airlines vieta l’accesso al velivolo ai passeggeri vestiti in modo inappropriato, a chi esibisce tatuaggi offensivi e a chi emana un odore sgradevole.
A cura di Giusy Dente
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Anche un viaggio di breve durata può rivelarsi una lunga agonia in certi casi. Purtroppo sui mezzi pubblici si ha a che fare con molteplici persone e può capitare di imbattersi davvero in chiunque, anche in qualcuno capace di rovinare la permanenza a bordo. Si può incontrare il maleducato di turno che ascolta la musica a tutto volume, magari pure senza cuffie: è un grande classico. Questa abitudine ha preso piede a tal punto, da essersi guadagnata un nome specifico: si chiama bare beating. Oppure ci si può ritrovare seduti accanto a qualcuno che ha alzato troppo il gomito, un ubriaco particolarmente rissoso, rumoroso e propenso a creare problemi. Ma nella classifica dei viaggi da incubo non può mancare il passeggero che puzza. È tra le esperienze peggiori. Ecco perché una compagnia aerea lo ha messo nero su bianco: chi emana un odore sgradevole non sale a bordo.

Lo si può leggere nelle condizioni di trasporto della Spirit Airlines, compagnia aerea low-cost statunitense, in cui è spiegato chiaro e tondo qual è la tenuta accettata a bordo e cosa evitare, per non rischiare di essere accompagnati all'uscita. Le norme sono state aggiornate alcuni mesi fa e sono quelle attualmente in vigore. Nel contratto la sezione 4.3 spiega: "A un ospite non sarà consentito salire a bordo dell'aeromobile o sarà richiesto di abbandonarlo se: è scalzo o vestito in modo inadeguato, qualora gli abiti o la body art siano di natura volgare, oscena o offensiva, in caso abbia un odore sgradevole, a meno che non sia causato da una disabilità qualificata".

No, dunque ad abiti trasparenti o a parti del corpo non adeguatamente coperte (seno, glutei o altre parti intime). Vietati anche i tatuaggi espliciti in vista e stretta sui passeggeri maleodoranti, ma non per loro colpa. Effettivamente esistono delle condizioni mediche che causano un odore corporeo particolarmente forte: nulla che abbia a che vedere con l'impegno della persona nell'igiene intima, insomma. A volte si tratta di problemi metabolici o infezioni, malattie rare o semplicemente squilibri ormonali, che possono aumentare la sudorazione e dunque la possibilità di emanare un cattivo odore.

Le norme sono applicate in modo molto rigido. A ottobre scorso una donna di nome Tara Kehidi ha testimoniato sui social la sua esperienza. Ha raccontato che un'assistente di volo della Spirit Airlines ha chiesto a lei e a un'amica di lasciare il velivolo perché indossavano dei top corti. La stessa situazione si è verificata anche su altre compagnie aeree, che ormai sono ben poco tolleranti nei confronti di chi considera l'aereo un posto dove è tutto consentito, compresa la mancanza di rispetto e la maleducazione.

Si è espresso in merito, di recente, anche Sean Duffy. Il segretario ai Trasporti statunitense ha tenuto un discorso all'aeroporto di Newark (New Jersey). Ha ribadito l'esigenza di vestirsi in modo decoroso e si è scagliato contro chi viaggia con un abbigliamento ritenuto inadeguato per uno spazio pubblico condiviso con altre persone. Sono molte le compagnia che ormai mettono nero su bianco anche il "dress code" richiesto per viaggiare.

Gli indumenti più criticati sono i pigiami e le ciabatte. La United Airlines nel contratto di trasporto al Punto 21 chiarisce che rientrano tra i motivi del rifiuto al trasporto: "Passeggeri scalzi, non vestiti in modo appropriato o il cui abbigliamento sia volgare, osceno o offensivo".

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