Perché i viaggi in treno costano fino al 40% in meno in Italia e in Europa e da quando

Con la liberalizzazione del trasporto ferroviario, il mercato dei treni in Italia ed Europa si trova a un punto di svolta che, secondo il recente studio condotto da Trainline, la nota piattaforma online nata nel Regno Unito nel 1997, intitolato Oltre i confini: come il treno plasmerà il futuro dei viaggi in Europa, promette di rendere il viaggio sulle rotaie molto più accessibile e a prezzi davvero più competitivi. I dati raccolti mostrano come già oggi alcune tratte abbiano iniziato a beneficiare di una riduzione dei prezzi fino al 40% e di un incremento consistente dei passeggeri, che scelgono di spostarsi in treno rispetto che in aereo.
Come cambiano i prezzi dei treni con la liberalizzazione dei prezzi e da quando
Negli ultimi anni il sistema ferroviario italiano ha vissuto una trasformazione significativa: sulle linee ad alta velocità la concorrenza, principalmente tra operatori come Trenitalia e Italo, ha già dimostrato di essere efficace, con risparmi reali sui biglietti che in alcuni casi arrivano al 40%. I passeggeri sulle rotte Firenze‑Roma e Milano‑Torino, nel 2024, sono aumentati del 9%. Ma il cambiamento non si limita ai prezzi, perché a partire dal 2026 è previsto l’ingresso nel mercato italiano di nuovi operatori di rilievo come RENFE, la compagnia spagnola (attraverso la controllata Arenaways) e SNCF, la compagnia francese, con l’obiettivo di conquistare fino al 15% del mercato entro il 2030. Questo significa che i viaggiatori avranno accesso a più operatori, più offerte e in teoria una scelta più ampia di servizi, qualità e flessibilità. Il quadro italiano però resta a due velocità per il momento: mentre le tratte ad alta velocità già godono di concorrenza, i servizi regionali e locali sono ancora in gran parte gestiti tramite contratti di servizio pubblico, con minore competitività e tanti problemi quotidiani.
Un’Europa su binari: i trend che disegnano il futuro del viaggio
Secondo Trainline, la liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa non è un fenomeno isolato, ma parte di un trend più ampio: il treno sta diventando la seconda opzione preferita per i viaggi a media e lunga distanza, dopo l’auto. Questo spostamento è alimentato da una crescente domanda di mobilità sostenibile, dal desiderio di flessibilità e dalla facilità di accedere a biglietti e offerte tramite piattaforme digitali. L’ingresso di nuovi operatori e l’aumento della concorrenza su scala europea promettono di rendere i viaggi in treno più accessibili, efficienti e diversi. Quindi non solo tariffe più basse, ma anche una ristrutturazione dell’offerta con orari, tratte e servizi pensati per chi vuole un mix di comfort, rapidità e sostenibilità.
Verso un trasporto sostenibile e su misura
Il cambiamento evidenziato da Trainline indica che è in atto anche una trasformazione del concetto stesso di viaggiare e delle sue modalità.In un contesto europeo sempre più interconnesso, la rete ferroviaria ad alta velocità assume il ruolo di collegamento naturale tra città e paesi, riducendo la dipendenza dal trasporto aereo, sicuramente meno sostenibile a livello ambientale. L’incremento della domanda per i treni contribuisce, infatti, a spostare flussi di persone da mezzi ad alto impatto, come auto e aerei, verso un mezzo di trasporto comunque efficiente. Si apre quindi la prospettiva di un’Europa sempre più connessa, su rotaia, con possibilità reali di riduzione dell’impronta ecologica legata ai viaggi anche di lunga distanza.