Margherita Ciarletta a 94 anni attira turisti da tutto il mondo, la storia dietro gli abiti: “Non sono solo folklore”

Tradizioni, natura e cultura fanno di Scanno uno dei borghi più belli dell'Abruzzo. Gli abitanti di questa città sono profondamente legati ai loro costumi e alle loro usanze, tanto che Margherita Ciarletta, una signora di 94 anni, attira turisti da tutto il mondo, in quanto ultima donna del comune a indossare il tipico abito della tradizione scannese. Abbiamo parlato con la Dott.ssa Fabiana Pizzacalla, delegata del sindaco di Scanno, per capire l'origine e il ruolo che ricopre questa tradizione all'interno della città, come viene visto dai giovani e dai turisti.

La storia matriarcale dietro l'abito della signora Margherita Ciarletta
La comunità di Scanno è davvero molto piccola, eppure rimane una delle poche realtà in Italia a identificarsi con una cultura propriamente matriarcale ormai da secoli: "L'importanza del costume sottolineava l'importanza delle donne", spiega Pizzacalla. Le donne di questa città hanno indossato l'abito tradizionale fino all'ultimo giorno, anche a 97 anni, come nel caso della nonna di Fabiana Pizzacalla. Il costume rispecchia quindi l'identità delle donne di Scanno e, tramandato di madre in figlia, è un simbolo di una società matrilineare.

Le donne di Scanno sono sempre state molto forti, come è stato dimostrato anche nel corso della seconda guerra mondiale per la loro partecipazione attiva alla Resistenza, e il loro costume ha sempre contribuito a esprimere la loro identità. "Insomma, quando si parla di Scanno si pensa al costume e si pensa sicuramente alla tradizione pastorale. Molti degli uomini di Scanno, come mio nonno, facevano i pastori e mancavano per tanti mesi, a causa della transumanza. Gli uomini andavano ad esempio in Puglia e quindi erano le donne ad occuparsi della gestione della casa e delle famiglie", spiega Pizzacalla.
Il rapporto di Scanno con la tradizione
La tradizione dell'abito si tramanda di generazione in generazione e, ancora oggi, tutte le donne lo apprezzano, indipendentemente dall'età: giovani, ragazze e donne più grandi sono fiere di indossare l'abito, anche se non lo mettono tutti i giorni per una questione di comodità. La tradizione è importante in ogni dettaglio a Scanno. Sull'abito, infatti, viene appuntata sempre una spilla d'oro, che rimanda all'importantissima cultura orafa della città, che si basa su lavorazioni precise e sulla tradizione secondo la quale la famiglia dello sposo regala prima del matrimonio dell'oro di famiglia alla sposa. Anche i più giovani, pur immersi in un mondo che va sempre più veloce, conoscono e rispettano le usanze del paese.

Dall'oro antico che celebra l’unione tra le famiglie, alle feste patronali in cui le giovani ragazze sfilano ancora con il costume tradizionale, sono numerose le testimonianze che dimostrano come l’identità collettiva resista ancora. Ovviamente, non tutti le portano avanti con lo stesso entusiasmo, ma la maggior parte lo fa con un senso di appartenenza autentico. Come ha sottolineato Pizzacalla, "gli scannesi mantengono questa identità, perché bene o male la tradizione si tramanda di generazione in generazione".
