In Scozia esiste un ponte magico che promette l’eterna giovinezza

In autunno la Scozia offre forse il suo volto più affascinante, la sua vera natura. I paesaggi si tingono di colori intensi, i foliage sono incredibili così come le vallate e l’isola di Skye, tra le più amate delle Highlands, mostra il suo lato più magico. È una terra in grado di coniugare natura selvaggia e folklore, dove le montagne Cuillin si stagliano scure e imponenti e dove leggende secolari sembrano vivere ancora tra i fiumi e i ponti di pietra. Proprio qui, immerso in uno scenario mozzafiato, si trova lo Sligachan Old Bridge, un luogo dal fascino speciale che custodisce una tradizione legata al potere incantato delle sue acque.
Il Ponte Sligachan Old Bridge
Lo Sligachan Old Bridge si trova sull’isola di Skye, a pochi chilometri dalla strada principale che conduce a Portree, la città più grande dell'isola. Costruito all’inizio del XIX secolo, si tratta di un elegante ponte in pietra ad arcate che per decenni ha rappresentato un collegamento fondamentale nell’isola, prima di essere sostituito da una struttura più moderna. Oggi non è più usato come via di transito, ma la sua sagoma armoniosa, inserita in un paesaggio dominato dai rilievi delle montagne Cuillin e dalle acque del fiume Sligachan, è diventata una delle icone e maggiori attrazioni dell’isola. Non è però solo la sua bellezza ad attrarre visitatori da tutto il mondo, ma anche le leggende che gli dato poi il soprannome di ponte dell’eterna giovinezza.

Il Ponte dell'eterna giovinezza
La tradizione folkloristica scozzese racconta che le acque sotto il ponte siano magiche e che immergervi il volto doni eterna bellezza e giovinezza. La leggenda affonda le sue radici nella mitologia gaelica e nella figura della guerriera Scáthach, che viveva proprio sull’isola di Skye. Secondo il mito, l’eroe irlandese Cú Chulainn arrivò fin qui per sfidarla in un duello talmente potente e forte che rischiava di distruggere la terra stessa. La battaglia fu così intensa che la figlia di Scáthach, disperata, chiese aiuto alle fate: queste le suggerirono di bagnarsi nel fiume vicino al ponte e, grazie a quell’acqua, la giovane ottenne la saggezza necessaria per porre fine al conflitto. Da allora si dice che le fate abbiano lasciato un incantesimo nel fiume, e che chiunque vi immerga il volto con fede e rispetto possa ricevere un dono di giovinezza e bellezza senza tempo. È un racconto che si tramanda ancora oggi e che contribuisce a rendere il ponte una tappa irrinunciabile per chi visita Skye.

Il rituale da fare sotto il ponte
Il fascino della leggenda si traduce in un rituale che molti visitatori non vedono l'ora di compiere. Raggiungere il ponte è semplice, è necessario infatti solo fermarsi nei pressi dell’hotel di Sligachan e scendere verso il fiume. La tradizione vuole che ci si chini direttamente sull’acqua, senza raccoglierla con le mani, e che si immerga il volto per sette secondi. Una volta riemersi, è importante lasciare che l’acqua si asciughi naturalmente sul viso, senza strofinarla via, solo così il gesto conserverebbe il suo potere simbolico. Sebbene si tratti di un rito folkloristico, immergersi in questo scenario, circondati da uno dei paesaggi più spettacolari della Scozia, significa comunque vivere un’esperienza che unisce mito e realtà, capace di restituire quel senso di magia che da secoli accompagna i racconti dell’isola di Skye e in generale tutta la Scozia.