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È il momento dell’enoturismo e delle degustazioni: qual è il segreto per riconoscere un buon vino

L’enoturismo è una realtà sempre più amata in ogni parte del mondo ma come ha fatto a evolversi così tanto in poco tempo? Fanpage.it ha intervistato Violante Gardini Cinelli Colombini, Presidente Movimento Turismo del Vino Italia: ecco cosa ci ha rivelato sulle degustazioni e sui segreti per riconoscere un buon vino.
A cura di Valeria Paglionico
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L'enoturismo è una realtà sempre più amata in ogni parte del mondo, tanto che ogni anno sono milioni i turisti che organizzano una vacanza alla scoperta della cultura del territorio tra vigneti e cantine, degustazioni e prodotti locali. L'autunno, in particolare, è il periodo perfetto per il turismo legato al vino: complici le attività di vendemmia, sono moltissime le case vinicole che si trasformano in mete ambite frequentate sia da appassionati esperti che da semplici curiosi. Fanpage.it ha intervistato Violante Gardini Cinelli Colombini, Presidente Movimento Turismo del Vino Italia, l’Associazione che promuove da oltre 30 anni la cultura dell’ospitalità in cantina: ecco cosa ci ha rivelato sullo sviluppo del settore, sui segreti per scegliere la degustazione "giusta" e per diventare esperti di vino.

Il vino come condivisione e conoscenza

Violante Gardini Cinelli Colombini, già alla guida della delegazione regionale Toscana, a partire dallo scorso anno è Presidente Movimento Turismo del Vino Italia, dunque sta vivendo in prima linea “l'epoca d’oro” dell'enoturismo. Come ha fatto il settore a evolversi in modo tanto radicale in poco tempo, passando dall'essere riservato solo agli addetti ai lavori al diventare un'esperienza aperta a tutti? Violante Gardini Cinelli Colombini ha le idee chiare sulla questione: "L'enoturismo unisce autenticità, cultura e convivialità. L’evoluzione è stata favorita da diversi fattori: da un lato, le cantine hanno saputo aprirsi al pubblico con proposte sempre più interessanti, studiate guardando al target di clientela, nuove e inclusive; dall’altro, i visitatori cercano esperienze che raccontino il territorio attraverso il vino". Sia la maggior parte delle cantine italiane che il Movimento Turismo del Vino (con i suoi eventi storici come Cantine Aperte o Calici di Stelle) si sono così aperti al pubblico, diffondendo l'idea del vino come condivisione e conoscenza.

L’evento Cantine Aperte
L’evento Cantine Aperte

Perché in Italia l'enoturismo è tanto sviluppato

Nel mondo dell'enoturismo l'Italia ha un ruolo da capofila. A tal proposito la Presidente dell'MTV ha spiegato: "Il nostro Paese ha un patrimonio vitivinicolo e paesaggistico unico. Ogni regione offre identità, vitigni e tradizioni differenti. Per questo l’esperienza italiana è considerata un modello anche all’estero. In molti Paesi si stanno sviluppando reti e programmi simili". L'evento Cantine Aperte lanciato dall'MTV, ad esempio, fu organizzato per la prima volta in Toscana nel 1993 da un gruppo di aziende che decisero di aprire le porte delle loro cantine insieme l’ultima domenica di maggio. All'epoca i viaggi a tema vino non erano ancora di tendenza ma è chiaro che il progetto fece da precursore a quello che sarebbe diventato un must.

Evento Calici di Stelle
Evento Calici di Stelle

Come scegliere la degustazione di vino che fa al caso proprio?

Come orientarsi nel mondo delle degustazioni e degli eventi a tema vino? Il consiglio di Violante Gardini Cinelli Colombini è quello di scegliere l’esperienza che più rispecchia il proprio modo di vivere il vino. "Chi è alle prime armi può iniziare partecipando agli eventi e alle iniziative organizzate nelle cantine, magari legando il gioco alla formazione, attraverso attività che legano la degustazione di vino alle ricette della tradizione". Cantine Aperte e Calici di Stelle sono solo alcuni degli eventi di questo tipo che offrono un'atmosfera conviviale e formale. Gli esperti, invece, possono optare per degustazioni verticali o incontri con il produttore, così da approfondire la conoscenza dei vitigni e delle annate. "L’importante è sempre vivere il vino con consapevolezza e curiosità, ricordando che ogni calice racconta una storia di territorio", ha spiegato la Presidente Violante.

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Il segreto per riconoscere un buon vino

Diventare esperto di vino va "di moda"? Sì, ma si tratta di un fenomeno che è andato oltre la semplice tendenza. Come dichiarato dalla Presidente dell'MTV, il vino è un simbolo di cultura, sostenibilità e identità, una forma di conoscenza del territorio e dei processi naturali. Per i "non esperti" ci sono dei consigli ben precisi da seguire. Sebbene non ci siano regole nei percorsi di degustazione, di solito per non affaticare il palato e valorizzare i prodotti si parte sempre dai vini più leggeri, dunque i bianchi giovani e i rosati, si prosegue con i rossi e si conclude con i vini da meditazione o dolci. Dove vanno "inserite" le bollicine? All'inizio o alla fine del percorso. Violante Gardini Cinelli Colombini ha poi dato una "chicca" per riconoscere un buon vino anche se non si è esperti: "Un buon vino è un vino equilibrato: profumo armonioso, gusto coerente con il suo stile e soprattutto capace di emozionare. Per apprezzarlo basta allenare la curiosità. Il mio consiglio è osservare, annusare, assaggiare e confrontarsi con chi produce, così da capire la sua autenticità e la storia che racconta".

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