Cosa bisogna fare quando il proprio volo viene cancellato

Tutti coloro che viaggiano con una certa regolarità sanno bene che le cose non sempre vanno come previsto: si può arrivare in ritardo in aeroporto, il bagaglio può essere smarrito e gli hotel possono confondere le prenotazioni. Tra gli incubi peggiori dei turisti c'è però l'improvvisa cancellazione di un volo di andata o di ritorno, cosa che costringe a stravolgere completamente la propria tabella di marcia della vacanza oppure a dover prendere qualche giorno di ferie in più. In quanti, però, sanno tutto ciò che bisogna fare nel caso in cui il proprio aereo non parte più? Ecco cosa dice la Carta dei diritti del passeggero redatta dall'ENAC.
Volo sostitutivo, quali sono i diritti dei passeggeri
La prima cosa da fare quando si vede il proprio volo cancellato è contattare la compagnia aerea, così da avere tutte le istruzioni necessarie e scegliere se prenotare un viaggio sostitutivo oppure richiedere un rimborso del biglietto. In entrambi i casi bisogna recuperare i documenti relativi al volo, ovvero la carta d'imbarco, le ricevute, le mail di conferma e quelle di cancellazione, stando bene attenti a non firmare nessun accordo in cui si rinuncia ai propri diritti. Se si accetta di aspettare il volo alternativo, si gode di particolari "privilegi": se l'attesa dura più di due ore, si possono ricevere pasti e bevande gratuite, mentre se è necessario trascorrere la notte in aeroporto, la compagnia deve fornire alloggio in hotel e trasporti gratis. In questi casi, inoltre, si possono conservare le ricevute delle spese extra per richiedere un ulteriore rimborso.
Come funziona la richiesta di rimborso
Cosa succede se la compagnia aerea non fornisce una soluzione alternativa adatta alle esigenze del passeggero? Si può richiedere il rimborso del biglietto (e magari procedere con la prenotazione di un volo con una compagnia diversa). Bisogna compilare il modulo di reclamo online sul sito della compagnia oppure ci si può rivolgere all'organismo nazionale competente. Si ha diritto al risarcimento totale del biglietto se la cancellazione non è stata comunicata con almeno 14 giorni di anticipo e se non ci sono "circostanze eccezionali", ovvero scioperi o condizioni meteo avverse. Come se non bastasse, si può ottenere un ulteriore indennizzo da 250 a 600 euro (a seconda della tratta). Si otterranno 250 euro per i viaggi inferiori o pari a 1.500 km, 400 euro per i viaggi intracomunitari superiori a 1.500 chilometri, mentre per le tratte tra 1.500 e 3.500 km si riceveranno 600 euro.