Borghi di pietra e città nella roccia, i più belli d’Italia da scoprire in un weekend d’autunno

Che siano a picco sul mare o piccoli villaggi alpini con case di pietra o ardesia, l'Italia è ricca di borghi di pietra o città costruite nella roccia. Si tratta di luoghi davvero suggestivi e a tratti surreali, che durante il periodo autunnale diventano quasi magici con le sfumature del foliage che colorano gli incredibili paesaggi naturali. Dal borgo che sorge su una collina di tufo a quello che scavato nella roccia di origine calcarea, ecco i più originali che abbiamo selezionato.
Chianale, Piemonte
Nel cuore dell’alta Val Varaita, Chianale conserva intatta l'autenticità dei borghi alpini di pietra. Le case dalle facciate semplici, i tetti in lose (coperture realizzate con lastre di pietra naturale) e i vicoli che sfiorano il torrente Varaita raccontano una montagna autentica, segnata dal silenzio e dal ritmo lento delle stagioni.

Qui la pietra non è solo materia, ma memoria: incornicia le antiche stalle, i ponti medievali e le piccole piazze dove la vita scorre ancora con una calma d’altri tempi. Questo antico borgo di case in ardesia sembra davvero uscito da una fiaba, con numerose baite caratteristiche e uno storico cammino, il Chemin Royal, una via tra le montagne che collega l'Italia con la Francia, percorsa un tempo dai mercanti.

Manarola, Liguria
Arroccata come un mosaico verticale, Manarola è la più scenografica delle Cinque Terre, un insieme di case colorate che sembra sbucare direttamente dalla roccia. Il borgo si arrampica sul versante scosceso, mentre il porticciolo riflette il blu del mare. I paesaggi di Manarola sono tra i più belli d'Italia perché sono in grado di coniugare natura, cultura e anche autenticità. La pietra qui diventa infatti sostegno e cornice: dai muretti dei terrazzamenti alle vecchie strade che salgono verso l’alto, tutto dialoga con la scogliera che domina il paesaggio. La città è davvero perfetta per un weekened autunnale fuori porta, offre punti di osservazione spettacolari, come Punta Bonfiglio, che permettono di ammirare il panorama dall'alto.

Pitigliano, Toscana
Sospeso su uno sperone di tufo, Pitigliano appare come una scultura naturale in cui l’architettura si confonde con la roccia. Le abitazioni emergono direttamente dal costone, creando un effetto scenico unico, soprattutto al tramonto quando la pietra si tinge d’oro. Tra vicoli antichi, archi e gallerie scavate, il borgo racconta una storia millenaria fatta di resilienza e ingegno, in un equilibrio perfetto tra natura e costruzione umana. Pitigliano è nota poi come Piccola Gerusalemme per la sua antica comunità ebraica, che nel XVI secolo si stabilì qui, e ancora oggi offre testimonianze della sua storia come la sinagoga e il quartiere ebraico.

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio è conosciuta anche come la città che muore a causa della continua erosione dello sperone di tufo su cui poggia, un fenomeno che ha portato allo spopolamento del borgo. La città si erge fragile su una collina di tufo costantemente minacciata dall’erosione ed è quindi un luogo sospeso, raggiungibile solo attraverso un ponte che accentua la sensazione di isolamento. Le sue case di pietra, le piazzette silenziose e le vie strette evocano un tempo immobile, mentre la roccia friabile che la sostiene ricorda la delicatezza di questo gioiello architettonico e paesaggistico.

Sant'Agata De' Goti, Campania
Adagiata su uno sperone tufaceo affacciato sul torrente Martorano, Sant’Agata de’ Goti colpisce per il suo profilo scenografico: case che sembrano crescere direttamente dalla rupe, ponti antichi, chiese che emergono dalla pietra. Il borgo conserva un fascino discreto, fatto di cortili interni, vicoli silenziosi e logge medievali che raccontano una storia radicata nel territorio. Tra le cose da non perdere sicuramente di questo borgo campano rientra l'antico cunicolo affrescato risalente al 1614. Sotto il centro storico, infatti, si nasconde un cunicolo con affreschi che raffigurano episodi biblici, un luogo di grande fascino e storia. Ma anche la cultura e la storia gastronomiche di Sant'Agata De' Goti sono davvero incredibili, con i piatti tipici come la mela annurca, il vino locale e i tartufi.

Pietrapertosa e Castelmezzano in Basilicata
Incuneata tra le Dolomiti lucane, Pietrapertosa sembra fondersi con le guglie rocciose che la circondano. Le case seguono l’andamento irregolare della montagna, incastonandosi tra blocchi di pietra modellati dal tempo e dai fenomeni metereologici. La via che sale fino al castello offre scorci spettacolari, dove il confine tra paesaggio naturale e insediamento umano si fa sottilissimo, restituendo un’idea di armonia primordiale. Gemella ideale di Pietrapertosa, Castelmezzano presenta un'architettura unica, essendo incastonata anche lei nella roccia delle Dolomiti Lucane. Con tetti rossi e muri chiari che si arrampicano verso le cime, il borgo è un susseguirsi di scale, passaggi stretti e terrazze naturali, da cui si dominano le vallate circostanti.

Qui la pietra diventa scenografia naturale, una presenza potente che incornicia ogni angolo e imprime al paese un carattere fiero e verticale. I due borghi, legati dalla storia, sono collegati anche fisicamente da diversi percorsi immersi nella natura suggestive che li circonda. Il Volo dell'Angelo, in primo luogo, è l'attrazione più celebre che collega i due borghi e si tratta di un volo in carrucola ad alta velocità, un'esperienza adrenalinica che li unisce letteralmente. Durante il periodo autunnale poi non bisogna perdersi il percorso delle Sette Pietre, un sentiero a piedi di circa 2 km, che si snoda tra i due paesi, ispirato a storie e leggende locali.
