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Stop alla vendita di glitter e scrub dal 15 ottobre: la guerra dell’UE contro le microplastiche

Stretta dell’Unione Europea contro le microplastiche che si disperdono creando danni all’ambiente e alla salute. Ecco cosa cambia dal 15 ottobre.
A cura di Giusy Dente
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Belli, scintillanti, di grande effetto scenico: ma non proprio sostenibili. L'Unione Europea ha vietato la commercializzazione di tutta una serie di prodotti contenenti microplastiche, inclusi i glitter usati per prodotti di make-up o di cartoleria. La stretta arriva per evitare la dispersione nell'ambiente di mezzo milione di tonnellate di materiali dannosi per l'uomo e per l'ambiente.

Cosa sono le microplastiche

Le microplastiche sono particelle plastiche solide composte da miscele di polimeri, additivi funzionali, impurità. Alcune si formano involontariamente per usura di pezzi di plastica più grandi (come i pneumatici per o i tessuti sintetici); altre vengono aggiunte a prodotti specifici, come gli esfolianti e gli scrub per corpo e viso. Le microplastiche non sono biodegradabili: ecco perché preoccupa il loro rilascio nell'ambiente, che inevitabilmente riguarda mari, fiumi e di conseguenza cibo e acqua che beviamo. Il loro continuo rilascio contribuisce all’inquinamento dell'ecosistema e della catena alimentari, con ripercussioni sulla salute dell'uomo. Tracce sono state trovate persino nei polmoni e nel cervello.

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Cosa cambia dal 15 ottobre

Le nuove norme in vigore dal 15 ottobre vieteranno la vendita di glitter sfusi, di microplastiche e di prodotti ai quali queste ultime vengono aggiunte appositamente. La misura è stata adottata per ridurre le emissioni che derivano da questi materiali di riempimento granulare, impiegati in diversi settori. Le restrizioni riguardano le particelle di plastica inferiori a 5 mm che sono insolubili e resistono alla degradazione. Per quanto riguarda la cosmetica, per esempio, si trovano sotto forma di microsfere o microperle: non sono altro che piccole perle di plastica usate per ottenere una consistenza specifica per l'esfoliazione. Ma sono contenuti anche in giocattoli, detergenti, dispositivi medici, fertilizzanti accessori per la cartoleria.

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Questa restrizione fa parte di un piano ben più ampio dell'UE, che punta a ridurre l’inquinamento da microplastiche del 30% entro il 2030. Si è giunti a questa decisione dopo aver interpellato l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), che ha valutato il rischio rappresentato dalle microplastiche intenzionalmente aggiunte ai prodotti. Per ora dal divieto restano esclusi alcuni prodotti che pur contendo microplastiche non le rilasciano in natura, purché vengano trovate in breve tempo alternative più green. I produttori, inoltre, si dovranno impegnare a fornire istruzioni su come utilizzare e smaltire il prodotto, per evitare le emissioni.

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Le reazioni alla misura restrittiva

C'è chi non ha preso proprio bene la notizia. I più accaniti fan dei glitter, infatti, si sono immediatamente attivati per fare scorta dei loro prodotti preferiti. The Guardian ha riportato la testimonianza di Sam Dylan, un inquilino de Il Grande Fratello tedesco, il quale ha acquistato ben 82 confezioni di glitter, per nulla intenzionato a rinunciare allo scintillio. "Sono davvero scioccato. Nel mio mondo tutto deve luccicare" ha commentato.

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