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Quali sono i gioielli di Napoleone rubati al Louvre: il valore storico della corona e della “spilla reliquia”

Dei ladri vestiti da operai hanno preso di mira la Galleria Apollo del Louvre, riuscendo a portare via dal Museo gioielli di inestimabile valore di Napoleone. Sono gioielli di valore non solo economico, ma anche storico: rappresentano una parte importante della storia della Francia.
A cura di Giusy Dente
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La corona dell’Imperatrice rubata al Louvre
La corona dell’Imperatrice rubata al Louvre

"Un'umiliazione insopportabile per il nostro Paese, un attacco al nostro patrimonio nazionale": non ha potuto usare parole differenti Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, per descrivere quanto accaduto al Louvre. Dei ladri vestiti da operai hanno preso di mira la Galleria Apollo e rubato gioielli della corona di Francia di inestimabile valore. Hanno portato via diversi pezzi della collezione di Napoleone e dell'Imperatrice Eugenia. Solo una corona è stata poi ritrovata dalla polizia, anche se danneggiata. Non c'è traccia del resto: il timore è che il bottino possa finire sul mercato nero.

Cosa è stato rubato al Louvre

La refurtiva comprende gioielli di enorme valore storico e culturale. Si tratta di pezzi antichissimi. Nello specifico si tratta di: un diadema appartenuto alla regina Marie-Amélie e alla regina Ortensia, un collier tratto da una parure di zaffiri delle due regine, un paio di orecchini indossati da loro, un collier di smeraldi e diamanti abbinato a un paio di orecchini uguali di Marie-Louise, la preziosissima "spilla reliquia", un gioiello da corsetto dell'imperatrice Eugenia, un diadema.

Il Louvre dopo il furto
Il Louvre dopo il furto

Solo quest'ultimo, della collezione dell'imperatrice, è stato recuperato. La parure di smeraldi di Maria Luisa fu commissionata da Napoleone al gioielliere François-Régnault Nitot e regalata alla sua seconda moglie nel 1810, dopo la rottura con Giuseppina. È composta da 32 smeraldi di cui 10 a forma di pera e 1138 diamanti. Quanto invece ai gioielli di zaffiri, leggenda vuole secondo Le Parisien che un tempo siano appartenuti a Maria Antonietta.

L’elevatore usato dai ladri
L’elevatore usato dai ladri

La storia della corona dell'imperatrice Eugenia

La corona dell'imperatrice Eugenia era tra gli oggetti portati via dai ladri, che sono riusciti a sottrarla dalla teca blindata in cui era custodita. È stata poi abbandonata e fortunatamente ritrovata dalla polizia, solo leggermente danneggiata. Fu realizzata intorno al 1850 dal gioielliere Alexandre-Gabriel Lemonnier appositamente per la famiglia Bonaparte. Al di là del valore dell'oggetto in sé, è una testimonianza unica perché non ci sono molte altre corone appartenute a un sovrano francese giunte fino a noi. Un altro dei rari esempi è quella di Luigi XV. Alta 13 cm e larga 15 cm, la corona è impreziosita da 1354 diamanti e 56 smeraldi incastonati alla base di oro cesellato, sormontata da otto archi a forma di aquila.

Spilla reliquia
Spilla reliquia

Che cos'è la spilla reliquia

L'esperto di gioielli Stefano Papi ha spiegato al Corriere a proposito della spilla reliquia:

Nell'Ottocento i gioielli della corona di Francia erano esposti nelle sale del museo del Louvre quando il governo per risparmiare di questi preziosi troppo ingombranti per il loro retaggio storico, la monarchia decise di metterli all'asta. Solo un gioiello rimase sempre al Louvre, non fu venduto all'incanto: la famosa spilla reliquiario in diamanti creata per l'imperatrice Eugenia con i diamanti che il Cardinal Mazarino aveva collezionato e che alla sua morte andarono al re di Francia. Si salvò dalla vendita del 1887 perché era una spilla reliquiario e considerandolo un oggetto sacro non fu messo in vendita.

Sulla montatura in argento dorato spiccano in totale 94 diamanti. Il nome deriva dal fatto che in origine, era forte stato concepito per ospitare una reliquia. Infatti sul retro della custodia della spilla c'è un piccolo scomparto, predisposto forse proprio per questo scopo.

Il nodo da corpetto dell’Imperatrice
Il nodo da corpetto dell’Imperatrice

La descrizione del gioiello da corpetto rubato

L'imponente gioiello da corpetto dell'imperatrice Eugenia fu realizzato a partire da una cintura di ben 4000 pietre. Fu prima mostrata all'Esposizione Universale del 1855 e poi indossata due volte dall'imperatrice, secondo le testimonianze dell'epoca: durante un ricevimento organizzato a Versailles per la visita della Regina Vittoria e in occasione del battesimo del Principe Imperiale nel 1856. In seguito l'Imperatrice conservò solo il fiocco con le due lunghe trecce asimmetriche e le nappe: in totale 2438 diamanti.

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