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La Regina Carlotta: le costumiste svelano i segreti degli abiti del prequel di Bridgerton

Il 4 maggio 2023 arriva su Netflix ‘La regina Carlotta: una storia di Bridgerton’. Fanpage.it ha intervistato le costumista Laura Frecon e Lyn Paolo per avere qualche anticipazioni sui costumi e sul loro significato.
A cura di Beatrice Manca
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Una storia d'amore che ha sfidato il tempo, abiti da togliere il fiato e balli grandiosi. Chi ha amato Bridgerton non può perdersi La regina Carlotta: una storia di Bridgerton, il prequel della saga Netflix che ha incantato milioni di telespettatori in tutto il mondo. Questo nuovo capitolo, in uscita il 4 maggio, racconta l'amore tra re Giorgio e la regina Carlotta (interpretata da India Amarteifio) che dovrà sfidare consuetudini e pregiudizi. Ancora una volta, sono gli abiti a svelare alcuni segreti di chi li indossa: "I colori riflettono sempre il mood dei personaggi e cosa accade a quel punto", spiegano Lyn Paolo e Laura Frecon, le due costumiste della serie. Intervistate da Fanpage.it, hanno spiegato come sono stati realizzati gli abbaglianti costumi (corsetti inclusi!) e perché i capelli ricci di Carlotta sono una scelta politica, oltre che estetica.

La principessa Augusta nella serie Netflix
La principessa Augusta nella serie Netflix

Rispetto a Bridgerton, questa storia ci porta in un'epoca precedente: cosa dobbiamo aspettarci?

Lyn Paolo: "La storia inizia in un anno preciso: nel 1771, quando la giovane Carlotta arriva a Londra dalla Germania. Dopodiché si alternano flashback e flash forward. Questo viaggio nel tempo è stato molto divertente per noi: in questa stagione il tempo ‘presente’ della storia si svolge in inverno. Quindi la sfida è stata creare un guardaroba che richiami la serie Bridgerton, ma in versione invernale, con pellicce, cappotti. Mentre nei flashback del passato, la storia della regina Carlotta, è ambientata in primavera e in un’epoca totalmente diversa, quindi è stato divertente saltare tra due mondi diversi".

A cosa vi siete ispirate per creare il guardaroba dello show?

Laura Frecon: "Quando abbiamo incontrato Shonda Rhymes per discutere della serie abbiamo proposto l’idea di usare i dipinti impressionisti per la palette cromatica e il glamour anni Cinquanta dello stilista Charles James. Volevamo creare una cosa tipo: Charles James incontra il Met Ball con i colori degli Impressionisti".

Una scena della serie La Regina Carlotta su Netflix
Una scena della serie La Regina Carlotta su Netflix

Cosa rivelano i costumi del carattere di Carlotta?

Lyn Paolo: "C’è un’intera storyline giocata sulla vecchia e la nuova aristocrazia (the Ton, parola che sentirete moltissimo durante la serie, ndr) Carlotta rappresenta la novità, mentre la principessa Augusta (la madre del re, ndr) lo status quo, con abiti ricchi e sfarzosi ma anche rigidi, in cui è difficile muoversi. Gli abiti di Charlotte hanno colori più tenui e linee più leggere, le facilitano il movimento, le permettono di correre".

Una scena della serie La Regina Carlotta su Netflix
Una scena della serie La Regina Carlotta su Netflix

I colori scelti hanno un significato simbolico?

Lyn Paolo: In linea generale usiamo sempre i colori per riflettere il mood dei personaggi e cosa accade a quel punto della storia. La giovane Carlotta è ribelle e non vuole conformarsi alle norme sociali. la sua palette cromatica è molto delicata, molto moderna, per mostrare un contrasto con il resto dell’aristocrazia. Lei non è affatto interessata, all’inizio, a sposare il re d’Inghilterra: volevamo mostrare anche con gli abiti che lei è una donna moderna, in anticipo sui tempi".

Ndr: Gli abiti di Charlotte hanno i colori della primavera, metafora della sua gioventù e del suo amore che sboccia: rosa, azzurro cielo, verde chiaro, e non mancano le fantasie floreali.

Nel primo incontro con Giorgio, Carlotta indossa un abito bianco…

Laura Frecon e Lyn Paolo: "Sì, è un abito da sposa. Abbiamo realizzato un abito molto tradizionale, molto inglese, seguendo la moda dell’epoca perché è stata la principessa Augusta a sceglierlo per lei. Carlotta Aaora la moda e lo rende subito chiaro all’inizio della serie".

Una scena della serie La Regina Carlotta
Una scena della serie La Regina Carlotta

Come cambia lo stile del personaggio tra il passato e il presente?

Lyn Paolo: "Nel corso della sua vita il mondo di Carlotta è cambiato per via di ciò che è successo a suo marito: in sua assenza Carlotta è dovuta diventare la Corona, fare le veci del re, quindi anche il suo guardaroba è diventato più regale e ‘istituzionale’ rispetto agli abiti pieni di vita che indossava da giovane. Carlotta da adulta è re e regina insieme, per questo i suoi abiti sono al di sopra delle mode, non segue lo stile Regency come gli altri personaggi".

Ci sono state molte polemiche sull’uso dei corsetti: voi sul set li avete usati?

Lyn Paolo e Laura Frecon: "Oltre agli abiti abbiamo creato le sottovesti per la serie, quindi abbiamo fatto realizzare alcuni corsetti tra Londra e Los Angeles. Abbiamo ‘barato’ un po’ inserendo alcune fasce elastiche che aiutassero i movimenti. C’è una scena in cui si vede la vestizione di Carlotta e il momento in cui le allacciano il bustino: quello è il più fedele alla moda del tempo, gli altri sono più morbidi e flessibili".

Queen Charlotte
Queen Charlotte

Non accade spesso di vedere un'attrice di colore in un film in costume: come mai avete scelto di lasciarle i capelli naturali?

Lyn Paolo: “Per le persone più giovani di colore, o mixed race, è cruciali vedersi rappresentati sullo schermo, e io sono così orgogliosa di aver fatto parte di questa operazione di inclusione. Quando abbiamo mostrato a Shonda la nostra idea di lasciarle i capelli naturali, con i ricci non stirati, ne era entusiasta. Le persone di colore possono vedere qualcuno sullo schermo che somiglia loro, ed è fondamentale che accada. Questa è la magia di Shondaland, no?”.

Quanti outfit avete creato per lo show?

Laura Frecon: “Non saprei contarli, ma siamo sicuramente nell’ordine delle migliaia, perché oltre agli abiti abbiamo creato da zero anche tutte le sottovesti, i tutù delle ballerine, le scarpe, i gioielli, i copricapi, le sottogonne e tutti gli strati necessari a ricreare quella silhouette. Ogni outfit in realtà è composto da dieci pezzi”.

Laura Frecon
Laura Frecon

Lyn Paolo: “In totale ci sono almeno duecento persone che hanno lavorato insieme a noi., che abbiamo fatto realizzare in giro per l’Europa e poi spedire, quindi a un certo punto neanche noi sapevamo con precisione dove fosse cosa. Abbiamo fatto realizzare alcuni pezzi anche in Italia, specialmente i gioielli”.

Lyn Paolo
Lyn Paolo

L’anno scorso si è parlato molto di Regencycore: può una serie in costume influenzare la moda?

Lyn Paolo e Laura Frecon: “Bridgerton ha avuto una grande influenza sugli eventi e sulle tendenze: mi ricordo molte spose postare sui social i propri abiti ispirati a Daphne. Speriamo accada lo stesso con La Regina Carlotta: magari i designer, guardando la serie, prenderanno ispirazione. Ma in realtà è un interscambio continuo: noi ci siamo ispirati a Charles James e ad altri stilisti, oltre alla storia del costume, c’è un rapporto simbiotico tra moda e cinema".

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