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Demna svela a sorpresa la prima collezione Gucci e presenta La Famiglia di stereotipi italiani

Nella prima collezione per Gucci svelata a sorpresa ci sono dei personaggi-stereotipo: Narcisista, Drama Queen, Milanesa, tutte sfaccettature della Gucciness.
A cura di Giusy Dente
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Incazzata
Incazzata

La Demna Era è qui, ufficialmente e pure in anticipo. Del tutto a sorpresa, in perfetto stile Gvasalia, lo stilista georgiano ha pubblicato sui social, in anteprima, i look della nuova collezione. La linea si chiama La Famiglia e sarà immediatamente disponibile alla vendita a partire dal prossimo 25 settembre e fino al 12 ottobre in 10 boutique selezionate. C'è un evento privato del brand in programma domani alle 19, in chiusura della prima giornata di Milano Fashion Week, ma non sarà una sfilata: solo un momento di festa inaugurare la direzione creativa di Demna. Il primo vero show è previsto per febbraio 2026. Il gesto del visionario designer, però, ha stravolto la tradizione. Ha dimostrato di non essere assolutamente ancorato a modelli preconfezionati e quanto sia del tutto pronto a superarli, rompendo col passato e aprendo nuovi varchi nel precostituito, senza smettere di stupire in modi sempre diversi e nuovi.

La Demna Era comincia con La Famiglia

La bomba è esplosa di primo mattino, quando sulla pagina Instagram di Gucci hanno fatto la loro comparsa una serie di fotografie (ritratti di Catherine Opie): i 35 modelli della nuova collezione, la prima a firma di Demna. Lo stilista è stato nominato Direttore Creativo lo scorso marzo, prendendo il posto di Sabato DeSarno a sua volta subentrato ad Alessandro Michele (passato da Valentino). È il primo non italiano a ricoprire questo ruolo in azienda ed è stato un vero e proprio scossone nel mondo della moda. Con lui si è subito intuito che la Maison del gruppo Kering avrebbe intrapreso un corso nuovo, innovativo. La conferma c'è stata col gesto di oggi.

Sciura
Sciura

Il designer ha voluto mostrare in anteprima la sua Famiglia, svelare il mistero in anticipo. Ogni look ha un nome ben preciso, è identificato da una parola che va a delimitare quasi un archetipo, un prototipo di uomo/donna. Ci sono L'Incazza*a col cappottino rosso anni Sessanta, La Vip con l'outfit logato da testa a piedi, La Sciura col maxi cappotto, Il Figo a petto nudo, La Snob in versione dark e ancora il Narcisista, La Drama Queen, La Milanesa, Il Bastar*o. Con ironia, lo stilista ha presentato i componenti della Famiglia insomma. La linea è stata definita, come si legge nel messaggio di apertura condiviso nelle Stories, "sfacciatamente sexy, stravagante e audace; è uno studio della Gucciness di Gucci". Ogni personalità vuole definire un particolare codice estetico, incarnare un certo prototipo: sono "le diverse sfaccettature delle persone Gucci".

Narcisista
Narcisista

Nonostante il gesto rivoluzionario e inatteso, però, lo storytelling innovativo va comunque a congiungersi col passato, come a voler comunque tracciare una linea di continuità col passato glorioso della Maison. Tutto omaggia l'italianità e c'è un richiamo a icone come la borsa Gucci Bamboo 1947, il mocassino Horsebit del 1953, il tradizionale motivo Flora reinterpretato in versione notturna, l'inconfondibile Monogramma GG, le iniziali di Guccio Gucci, appare ovunque, indossato dalla testa ai piedi, dall’occhiale al mocassino: tutto o niente. E a conferma di tutto ciò è impossibile non notare l'immagine di apertura del lookbook: la foto de L'Archetipo è affidata un baule da viaggio monogrammato, un ritorno alle origini della Maison nel settore della valigeria.

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