La casa a Milano di Giorgio Armani: com’è fatta la proprietà nell’edificio del ‘600

A pochi giorni dai funerali di Giorgio Armani, lo stilista simbolo della moda italiana morto lo scorso 4 settembre a 91 anni, è stato aperto il suo testamento. Sebbene di solito la pressi preveda 15 giorni di attesa per il recupero dei documenti, questa volta, visto l'impatto mediatico e le numerose persone coinvolte, i tempi sono stati più rapidi. Al momento non se ne conosce ancora il contenuto preciso ma, stando alle indiscrezioni, si tratta di due documenti distinti redatti di recente, nei quali il designer ha espresso le sue ultime volontà. Tra i beni che verranno ereditati ci sono le numerose case di re Giorgio, dal dammuso a Pantelleria a Villa Rosa a Cignognola, quella con l'enorme giardino con animali selvatici. La più ambita, però, è quella di Milano, dove lo stilista ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita: ecco com'è fatta.
Dove si trova la casa a Milano di Giorgio Armani
La prima casa milanese di Giorgio Armani si trovava in zona Ticinese, in un edificio popolare con ballatoi in comune e cortile interno, si traferì lì con la famiglia dopo essere nato a Piacenza. Negli anni '80, poi, si è poi trasferito in via Borgonuovo 21 in una nuova abitazione in un meraviglioso edificio del Seicento che lui stesso ha definito il "centro dell'universo".

Non era una semplice dimora di rappresentanza ma un rifugio intimo in cui lo stilista si godeva il relax tra un impegno e l'altro, accogliendo di buon grado le persone care. Re Giorgio se ne innamorò fin da subito, considerandola "un'isola tranquilla per sé e per i suoi amici".

Com'è fatta la casa milanese di Giorgio Armani
La casa milanese di Giorgio Armani si estende su 2.000 metri quadri divisi su tre piani, è dotata di un terrazzo ed è stata ristrutturata in collaborazione con l’architetto Peter Marino, che ne ha valorizzato la materialità degli con raffinatezza e sobrietà.

Gli ambienti sono chic e minimal: a dominare sono le nuance chiare e sobrie, dal bianco al crema, fino ad arrivare al tortora, ma non mancano gli elementi a contrasto come il nero e il marrone, scelti per pavimenti e infissi. Gli arredi scelti puntano a mixare diversi stili: accessori retrò degli anni '30-'40, richiami etnici e pezzi grafici e cromatici delle collezioni Armani/Casa.
