Perché le scarpe rosse sono il simbolo del 25 novembre, la giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un’occasione per riflettere su un fenomeno che ogni anno colpisce migliaia di persone. Tra i simboli più riconoscibili di questa giornata ci sono le scarpe rosse: oggetti apparentemente ordinari che diventano potenti emblemi di memoria e denuncia. Nata in Messico grazie all'artista Elina Chauvet come gesto simbolico per ricordare le donne vittime di femminicidio, la scarpa rossa ha attraversato il mondo, trasformandosi in un richiamo visibile e immediato contro ogni forma di violenza di genere. Accanto a questo simbolo, le panchine rosse e il fiore della Gerbera Rossa amplificano il messaggio della giornata, rendendo concreta e pubblica la volontà di non dimenticare chi ha subito abusi e di sensibilizzare la società sul tema.
Come nasce il simbolo delle scarpe rosse per la giornata contro la violenza sulle donne
Nato nel 2009 in Messico, grazie all’artista Elina Chauvet, il simbolo delle scarpe rosse proviene da un'installazione che voleva richiamare l’attenzione sulle donne scomparse o uccise nella città di Ciudad Juárez. Esporre una serie di scarpe rosse in spazi pubblici era un modo per far parlare l’assenza, rendendo visibile l’invisibile, mettendo in evidenza ciò che si voleva nascondere. Il gesto, semplice ma potente, si è diffuso poi rapidamente a livello internazionale, diventando un simbolo universale di protesta contro i femminicidi e la violenza di genere. Ogni paio di scarpe rappresenta una vita spezzata, una storia interrotta, e invita la società a non voltarsi dall’altra parte di fronte a tragedie spesso ignorate, a donne troppo spesso dimenticate e a vite spezzate.
Anche le panchine rosse diventano un simbolo per il 25 novembre
Oltre alle scarpe, anche le panchine rosse sono oggi un altro segno ormai concreto e tangibile della giornata del 25 novembre. Ispirate all'opera di Chauvet, le panchine sono nate a Torino nel 2014 grazie a un'idea dell'artista Karim Cherif e dell'associazione Acmos per denunciare il femminicidio e la violenza di genere. Collocate in parchi, piazze e luoghi pubblici, diventano spazi di memoria e riflessione, ricordando le donne vittime di violenza e sottolineando la necessità di uno spazio sicuro per tutte. L’iniziativa nata in Italia si è presto diffusa in molte città del mondo, combinando sensibilizzazione e denuncia in un gesto concreto, che coinvolge la comunità. Sedersi su una panchina rossa significa prendere coscienza di un problema sociale che va avanti da troppo tempo ed è necessario fermare, e significa anche testimoniare solidarietà verso le vittime.
Il colore rosso e gli altri simboli della giornata
Il rosso non è un colore casuale: richiama il sangue, la forza e la passione, elementi che rendono immediatamente visibile il messaggio contro la violenza. Accanto alle scarpe e alle panchine, la gerbera Rossa è il fiore scelto per simboleggiare la giornata, un piccolo ma potente segno di attenzione e cura. Questi simboli insieme creano una rete di memoria pubblica, trasformando la giornata del 25 novembre in un momento non solo di denuncia, ma anche di sensibilizzazione attiva. Ogni gesto, ogni simbolo, contribuisce a mantenere alta l’attenzione sul tema e a ricordare che la lotta contro la violenza sulle donne riguarda tutti e che siamo ancora lontani dall'avere una società che tutela le donne.