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Orecchie tappate dopo il bagno al mare e in piscina: come eliminare l’acqua senza fare danni

Che fastidio uscire dall’acqua dopo un tuffo in piscina, un bagno al mare o un’immersione e ritrovarsi con la fastidiosa sensazione di orecchio tappato. L’esperto consiglia cosa fare e cosa evitare in questi casi.
Intervista a Dott.ssa Rosa Alessia Battista
otorinolaringoiatra presso l’Unità di Otorinolaringoiatria dell’IRCCS Ospedale San Raffaele
A cura di Giusy Dente
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D'estate, quando si fanno più frequenti i bagni in mare e in piscina, può accadere di ritrovarsi con la fastidiosa sensazione dell'acqua bloccata all'interno delle orecchie, sensazione che può durare anche diverse ore. Ecco cosa succede anatomicamente e come comportarsi: non sempre il fati da te è una soluzione, a volte c'è necessariamente bisogno di rivolgersi a un professionista, soprattutto se si tratta di bambini. Loa ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Rosa Alessia Battista, otorinolaringoiatra presso l'Unità di Otorinolaringoiatria dell'IRCCS Ospedale San Raffaele.

Perché l'acqua che entra nelle orecchie non esce da sola

L'anatomia entra in gioco per spiegare il fenomeno, come ha chiarito l'esperta: "È una sensazione fastidiosissima e può dipendere dal fatto che il condotto uditivo esterno, quindi parte dell'orecchio esterno, è più stretto o tortuoso in alcuni pazienti, per cui l'acqua una volta che entra non riesce bene a uscire. Nella maggior parte dei casi, però, dipende anche da una condizione di cerume all'interno, che appena viene bagnato da un po' di acqua crea un tappo maggiore, perché si espande e lascia l'orecchio ovattato a lungo".

Quali sono i rischi

Oltre alla prolungata sensazione di fastidio, si può incorrere anche in altri problemi, che potrebbero decisamente rovinare la vacanza. L'esperta ha detto: "Un po' il traumatismo dato dalla persona stessa nel cercare di togliere l'acqua o il tappo, un po' l'acqua che ristagnando può formare batteri e infezioni, si possono avere delle otiti esterne anche molto dolorose. C'è poi la sensazione di di ipoacusia, quindi un abbassamento dell'udito soggettivo. Se questa condizione persiste per più di 24-48 ore, sicuramente è motivo per richiedere una visita specialistica a un otorino in in modo tale da verificare qual è la condizione, se c'è un tappo di cerume e rimuoverlo, evitare che si verifichino le complicanze di cui abbiamo parlato".

È consigliato eliminare l'acqua da soli?

Come comportarsi dunque se in seguito a un bel bagno al mare ci si ritrova con l'orecchio tappato? Il fai da te non è una buona idea. La dottoressa ha spiegato: "È difficile in alcuni casi far uscire questa acqua in condizione di stenosi del condotto, quindi di restrizione del condotto anatomico, ma con un fazzolettino di carta si riesce ad asciugare bene. In caso di cerume, la sensazione di ovattamento può persistere di più". Se il problema riguarda un bambino, la situazione è comprensibilmente più delicata, soprattutto se si tratta di bambini molto piccoli, che non riescono bene a comunicare la loro sensazione di malessere. Ma la procedura è la stessa: "Bisogna sempre provare ad asciugare le orecchie, mai utilizzando i cotton-fioc, ma soltanto dei dei fazzolettini di carta o l'asciugamano. E poi comunque si consiglia sempre visita specialistica".

Oltre ai cotton-fioc ci sono altri metodi poco risolutivi, che anzi rischiano di peggiorare le cose: "Il rimedio della nonna è l'olio d'oliva. In commercio oggi ci sono delle soluzioni oleose che aiutano la rimozione dei tappi di cerume e l'olio d'oliva un po' mima questi nuovi prodotti farmacologici. L'unico problema è che potrebbe portare batteri non essendo un prodotto farmacologico, quindi è sconsigliato per questo. I cotton-fioc tendono a spingere ancora di più all'interno il cerume, lo spingono in adiacenza alla membrana timpanica e può essere più pericoloso, perché possono esserci anche dei traumatismi del condotto, piccole ferite che si creano col loro utilizzo. Ci sono poi i coni di cera: sembrano essere efficaci, ma poi alla fine noi otorini vediamo l'orecchio dopo l'utilizzo e il cerume è ancora lì. L'asciugacapelli utilizzato a debita distanza per l'acqua non è un problema, ma resta più efficace il fazzoletto, che per capillarità assorbe l'acqua all'interno".

Come evitare che le orecchie siano tappate dall'acqua al mare e in piscina

In commercio ci sono prodotti che possono venire in nostro soccorso preventivamente, per agire prima che dunque si verifichi il problema: "Ci sono degli spray che contengono soluzioni alcoliche che evitano il ristagno dell'acqua e tendono ad aiutare la liberazione dell'orecchio: usati in modo regolare o magari dopo i bagni stessi, creano un ambiente più disinfettato. Io consiglio a tutti soprattutto nella stagione estiva, prima di iniziare la stagione dei bagni al mare e in piscina, di fare un controllo dall'otorino in modo tale da mettere l'orecchio nelle condizioni migliori possibili, così da rimuovere eventuali residui di cerume che possono poi dare fastidio".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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