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Ludopatia e gioco d’azzardo: non è solo voglia di arricchirsi, ma noia e ricerca di eccitazione

Nel mondo calcistico è caos scommesse. Alcuni giocatori hanno ammesso di essere ludopatici. Cosa significa e perché sono caduti nel tunnel del gioco d’azzardo?
Intervista a Dott. Matteo Merigo
Psicologo, psicoterapeuta e sessuologo
A cura di Giusy Dente
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Il mondo del calcio è stato investito dallo scandalo delle scommesse illegali portato a galla da Fabrizio Corona. Il caso ha coinvolto diversi calciatori. Dopo l’autodenuncia di Fagioli (centrocampista della Juventus) anche Tonali (ex Milan) e Zaniolo (ex Roma) sono stati formalmente indagati dalla Procura di Torino dopo le rivelazioni. I tre ora rischiano una squalifica non inferiore a 3 anni. Tonali e Fagioli hanno confessato di soffrire di ludopatia. Con lo psicoterapeuta Matteo Merigo, Fanpage.it ha fatto un viaggio in questo mondo del disturbo da gioco d'azzardo patologico, per capire le radici della patologia, come si cura, da cosa scaturisce.

Che cos'è la ludopatia

Ora si parla di ludopatia associandola alle scommesse illegali del mondo calcistico. In realtà, questo impulso riguarda un ambito molto vasto, come ha spiegato il dottor Matteo Merigo: "Non riguarda solo le forme tradizionali di gioco come gratta e vinci o scommesse sportive, ma si estende anche a nuove forme di speculazione, come il trading di bitcoin o l'investimento online. Le conseguenze non si limitano solo al bilancio finanziario, familiare e familiare: rischiano di scatenare una serie di comportamenti patologici. L'elemento centrale da considerare da un punto di vista clinico è l'impulso incontrollabile che spinge una persona a impegnarsi nell'azzardo, investendo tempo e denaro".

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Come si esce dal tunnel del gioco d'azzardo patologico

Il percorso di guarigione dipende da vari fattori. La famiglia e la cerchia di amici hanno un ruolo rilevante per dare sostegno al paziente e aiutarlo a superare la dipendenza: "È importante che le persone care incoraggino la persona affetta a cercare trattamento, senza forzarla. Dare denaro al giocatore per tenerlo buono è uno dei modi peggiori per alimentare la dipendenza".  E non è il solo errore comune, commesso a fin di bene: "Molti provano a recuperare i soldi insieme, giocando d’azzardo. Sembrerà una cosa singolare, ma paragonando il gioco d’azzardo al boom dell’eroina negli anni 70-80, molte persone hanno tentato di aiutare un loro caro e, a loro volta, sono diventate eroinomani".

Ovviamente è essenziale l'approccio terapeutico specializzato: "Il trattamento della ludopatia è un processo complesso, ma esistono centri di riabilitazione e terapeuti esperti nel trattamento del gioco d'azzardo problematico. Il punto cruciale è comprendere le ragioni emotive che spingono una persona a giocare d'azzardo. L'obiettivo principale della terapia è far comprendere alla persona che oltre a essere un comportamento dannoso, alla fine si tradurrà in perdite finanziarie. È comune che i giocatori enfatizzino le rare vittorie, minimizzando gli insuccessi".

La strada verso la guarigione è lunga: "Il percorso per uscire dalla ludopatia non è affatto breve, anzi: richiede un tempo prolungato. Sarebbe ingenuo pensare che il problema possa essere superato in sole 3 o 4 sessioni di terapia individuale o di gruppo . Per fare un parallelo, se la frattura di una gamba avviene in modo rapido è il recupero a richiedere tempo. E quanto più complesse sono le fratture tanto più prolungato sarà il recupero. Riconoscere il problema è un passo importante, ma il lavoro richiesto per uscirne con successo dipenderà dalla durata e dalla gravità della dipendenza. Viceversa, se la consapevolezza del problema emerge dopo molto tempo, sarà necessario dedicare uno sforzo maggiore per superare la dipendenza".

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Perché si scommette

Perché un calciatore ricco, famoso, nel pieno della carriera dovrebbe rischiare tutto con un'azione così pericolosa? Le risposte sono molteplici. Per l'esperto, infatti, alla radice della ludopatia ci sono diversi fattori: "Il giocatore quando mette l'euro nella macchinetta o scommette sui cavalli piuttosto che sulle partite sportive, ci mette un aspetto emotivo. Possono essere tanti. La noia sicuramente, cercare un'eccitazione intensa che è anche nella frustrazione della perdita, che anzi ti porta a giocare ancora di più. Mettendo la frustrazione all'interno del gioco, spero poi che la fortuna o la provvidenza o anche la mia furbizia mi diano un valore, mi dicano che io sono forte. La fortuna aiuta gli audaci: è questo è il pensiero di fondo. La ricerca di un valore è fondamentale: devo dimostrare agli altri di essere in grado di aumentare in modo vertiginoso il capitale. E il tentativo di arricchirsi vale anche per chi è già ricco. Poi ci sono le situazioni familiari: chi ha pochi soldi cerca nella fortuna un aiuto che lo porti a superare il problema economico, senza accorgersi che lo sta aggravando. Si cerca una soddisfazione sempre più alta: il gioco d'azzardo è un modo per fuggire dalla realtà, una realtà che magari non ci piace". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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