Tennista completamente fuori controllo con l’arbitro sfonda la sedia a calci: “Sei un criminale”
Nuovo episodio controverso in una partita di tennis, e nuova squalifica. In occasione del torneo Challenger di Santiago del Cile, si è verificata una brutta situazione con protagonista Renzo Olivo, tennista argentino numero 286 del mondo. Il motivo è legato ad una serie di brutti gesti contro il giudice di sedia colpevole, a suo dire, di una decisione sbagliata. Ha decisamente esagerato Olivo che è stato espulso dal torneo di singolare.
Dopo aver perso il primo set con il punteggio di 6-3, Olivo ha rischiato di compromettere anche l'inizio del secondo quando ha concesso una palla break all'avversario brasiliano Orlando Luz sul punteggio di 1-1. Chiamato a rete dal verdeoro, il giocatore argentino è riuscito a recuperare con uno scatto notevole, lo scambio però è stato poi interrotto dall'arbitro che ha riscontrato un tocco della rete da parte di Oliva. Come da regolamento ecco che il punto è stato concesso a Luz, per invasione. Una decisione che ha mandato su tutte le furie Olivo, che ha lanciato la racchetta a terra, iniziando ad inveire. Mani in testa e sguardo verso il suo angolo: "No… Mi ha accusato di un tocco, mi ha accusato di un tocco, è un criminale".
In preda alla rabbia, il giocatore classe 1992 sudamericano si è scagliato contro l'arbitro, colpevole a suo dire di aver visto un tocco inesistente. Dopo aver lanciato una pallina contro la sua panchina, e un botta e risposta al vetriolo con l'ufficiale, ha scagliato nuovamente la racchetta questa volta nei pressi della sua zona di "sosta". Quando sembrava essersi in parte calmato, ecco il nuovo raptus: calcio violento alla postazione dell'arbitro. Olivo ha colpito talmente forte, che ha bucato la struttura che regge il seggiolino dell'arbitro, facendo fatica a tirare indietro la gamba.
A quel punto l'arbitro, coadiuvato con il supervisor, ha provveduto alla squalifica del giocatore. Proprio come accaduto pochi giorni fa a Rublev a Dubai. Intanto l'ATP poi ha provveduto a chiarire il regolamento, a scanso di equivoci: "Se un giocatore tocca la rete prima della fine di un punto, prima che la palla rimbalzi due volte dopo un tiro vincente o quando una palla cade fuori o rimane in rete, l'arbitro assegnerà il punto al suo avversario". Il problema però per Olivo non è stata la regola, ma il fatto che a suo dire l'arbitro abbia visto un tocco inesistente.