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Tania Cagnotto svela: “A Sinner manca poter condurre una vita normale, gli dispiace”

Tania Cagnotto è una cara amica di Jannik Sinner, l’ex tuffatrice ha recentemente ricevuto la visita del numero uno al mondo a casa sua a Bolzano. La Cagnotto svela la sofferenza di Sinner per non “poter condurre una vita normale”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tania Cagnotto conosce benissimo Jannik Sinner: non solo il campione di tennis ma anche il caro amico. La tuffatrice bolzaninina, che proprio oggi compie 40 anni, racconta la visita ricevuta a casa sua dal numero uno al mondo del tennis e svela qualche retroscena su Jannik relativamente alla sua vita privata, in particolare quanto gli pesi non "poter condurre una vita normale".

Tania Cagnotto e l'amicizia con Jannik Sinner: la visita a casa a Bolzano

La Cagnotto è un'eccellenza sportiva italiana, prima tuffatrice azzurra sul podio individuale alle Olimpiadi (bronzo a Rio 2016), nonché prima a vincere una medaglia d'oro mondiale nei tuffi (Kazan 2015), e ancora la tuffatrice europea con più podi in carriera (62 medaglie). Ritiratasi nel 2017, oggi Tania è vicepresidente federale e madre di due bambine, e proprio le sue due figlie sono le protagoniste di un particolare "rituale" che lega tutta la sua famiglia a Sinner quando il 23enne altoatesino è impegnato in campo.

"La recente visita di Sinner a casa mia? È un amico, e a casa abbiamo un rituale con le bimbe: quando gioca lui Maya e Lisa si addormentano… ma non deve giocare troppo – spiega la Cagnotto alla ‘Gazzetta dello Sport' – Ci ha fatto piacere riceverlo a Bolzano, io lo vedo come un ragazzino, mi ricorda i compagni di squadra più piccoli. È normalissimo, divertente, pensa a fare le cose che fanno i coetanei. Poi sul campo è una macchina da guerra. Una bella persona come si vede in campo. Educato, carino, umile".

Tania svela: "Gli manca poter condurre una vita normale, gli dispiace"

Tania ha il privilegio di conoscere anche l'altro Sinner, quello che le telecamere non possono restituire, per quanto lui sia spontaneo in tutto quello che fa (Papa Leone XIV ne sa qualcosa, viste le risate che i due si sono fatti nell'incontro avuto in Vaticano mercoledì). Quando le chiedono se Jannik nel privato è diverso che in pubblico, la Cagnotto svela una sofferenza del campione di San Candido: "Gli manca poter condurre una vita normale, gli dispiace, resta un bravissimo ragazzo che ha una maturità pazzesca per l'età. Il tennis è uno sport tremendo, certo se perdi una palla, puoi recuperarla. Nei tuffi se sbagli un tuffo hai perso la gara…".

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