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Nitto ATP Finals Torino 2025: news sul torneo di tennis

Sinner vuole un bene dell’anima a Cahill: le immagini catturano un gesto di infinita tenerezza

Il rapporto tra Jannik Sinner e Darren Cahill è più di quello tra un giocatore e il suo coach: immagini di grande tenerezza a Torino.
A cura di Paolo Fiorenza
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Darren Cahill un paio di giorni fa ha sciolto le riserve e annunciato a Torino, dove Jannik Sinner da oggi sarà impegnato nelle ATP Finals (esordio stasera con Auger-Aliassime), che anche l'anno prossimo seguirà il 24enne campione azzurro, continuando a fare squadra vincente con l'allenatore Simone Vagnozzi e con tutti gli altri collaboratori del nutrito staff dell'altoatesino, dal preparatore Ferrara al fisioterapista Resnicoff e all'osteopata Cipolla. Cahill è più di un ‘super coach' per Sinner: è il collante del gruppo, la competenza e la saggezza, l'esperienza ad altissimo livello (semifinalista allo US Open del 1988, nonché grande doppista, ma soprattutto coach dei numeri uno Hewitt, Agassi e Halep). In ultima analisi, Darren è quasi una figura paterna per Jannik, che gli vuole un bene dell'anima. Le immagini del bellissimo gesto del numero due al mondo a margine di un allenamento a Torino sono di una tenerezza infinita.

Sinner e Cahill, più di un giocatore e il suo coach: affetto palpabile

Cahill è seduto a bordo campo, Sinner gli si avvicina e inizia a sistemare il cappellino da baseball del 60enne australiano, poi passa alla tuta e fa il nodo alla sua felpa con grande cura. Poi ancora una sistematina al cappello, mentre Cahill accetta volentieri il ‘trattamento' e guarda con affetto il suo pupillo, che tante soddisfazioni gli ha dato da quando, nell'estate del 2022,entrò nel suo team. Jannik in quel momento era numero 10 al mondo, il resto è storia: l'ascesa prepotente alla prima posizione mondiale, la vittoria di quattro tornei del Grande Slam (Australian Open e US Open 2024, Australian Open e Wimbledon 2025).

Darren sarà nel team anche nel 2026, ha perso la scommessa con Jannik: "Io sono un uomo di parola"

Cahill è un catalizzatore di vibrazioni positive per Sinner, oltre a tutto quello che gli apporta dal punto di vista tennistico. Averlo ancora al suo fianco – almeno per il 2026 – è di fondamentale importanza per Jannik, ma anche per Vagnozzi, che può rifiatare di tanto in tanto, tornando per una settimana in famiglia.

"Il mio futuro è nelle mani di Jannik – ha detto l'australiano a Torino, ricordando la scommessa fatta con l'altoatesino prima della finale di Wimbledon vinta lo scorso luglio e poi svelata da Sinner ("se dovessi vincere, posso scegliere io a fine anno se puoi restare o meno") – Io sono un uomo di parola, sarà lui a decidere cosa farò l'anno prossimo. Se mi vuole il prossimo anno, io ci sarò per lui". Migliore notizia per approcciarsi a queste Finals non poteva esserci.

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