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Sinner frena appena sente Djokovic: “Sono solo un ragazzo di 24 anni che vuole giocare bene a tennis”

Sinner dopo il trionfo a Pechino respinge i paragoni con Djokovic: “Io solo un ragazzo normale, punto a divertirmi e a crescere passo dopo passo”.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner non vuole sentir parlare di paragoni con Djokovic o gli altri due componenti dei Big Three, Federer e Nadal. Un concetto ribadito in modo educato, ma chiaro e perentorio dopo il trionfo in finale a Pechino. In conferenza stampa il tennista italiano, numero due al mondo, ha spiegato perché a suo dire è fuori luogo accostarlo a chi ha fatto quasi un altro sport.

Sinner e la conferenza dopo la finale di Pechino, nessun paragone con Djokovic

Già in passato Jannik era stato paragonato soprattutto a Djokovic, per lo stile di gioco e in primis l'abilità nella risposta. Dopo la vittoria su Tien l'argomento è tornato d'attualità, anche se per Sinner non si può tirare in ballo qualcuno che ha vinto tanto quanto Nole nella sua eccezionale carriera: "Dico sempre che paragonarmi a Novak è come paragonarmi a qualcuno di un'altra categoria, con tutto quello che ha conquistato nella sua carriera".

Perché Sinner non pensa ai paragoni con le leggende del tennis

Insomma, il numero due al mondo frena sul nascere ogni accostamento, sottolineando le differenze: "Io sono solo un ragazzo normale di 24 anni che cerca di giocare al meglio possibile. So di aver vinto alcuni titoli importanti nella mia giovane carriera, ma vedremo quanto a lungo potrò mantenermi a questo livello. Quello che Novak, Rafa e Roger hanno fatto per più di 15 anni è incredibile. Novak è ancora qui e continua a giocare un tennis fantastico".

Certo, i paragoni non possono che essere un motivo d'orgoglio per Sinner che però è focalizzato su sé stesso e sulla volontà di continuare nel suo meraviglioso viaggio tennistico. L'obiettivo? Togliersi tante altre soddisfazioni e soprattutto divertirsi: "Vedremo cosa succederà. Ma io non mi paragono a loro. Io sono qui per giocare. Sono qui per divertirmi. Sono felice di poter dire di aver vinto due volte qui.  Un ritorno a Pechino? Sono molto felice di poter dire di aver vinto qui due volte, poi vedremo in futuro".

Proprio alla luce di questo, è fondamentale gestirsi nel migliore dei modi per poter arrivare sempre fino in fondo. D'altronde anche Alcaraz, ad esempio, ha deciso di rinunciare a Shanghai, con Jannik che invece giocherà a Shanghai e Vienna provando anche magari a regalarsi nuovamente il primo posto. Sinner ha spiegato: "Quello che cerco di fare è capire. Quando hai 23 o 24 anni, è molto difficile conoscere a fondo il tuo corpo e la tua mente e sapere cosa sia meglio per te, perché sei ancora giovane. Per questo è importante circondarti delle persone migliori possibili, che ti possano guidare nei momenti giusti. Quest’anno è stato un po’ diverso. Non è stato facile. Ma allo stesso tempo ho sfruttato questo tempo per lavorare su alcune cose. Ci siamo allenati duramente. Sento che fisicamente sto migliorando poco alla volta".

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