Roger Federer dà tre consigli preziosi a chi vuole diventare un tennista: “Il terzo è essere curiosi”

Cosa c'è di meglio per un giovane tennista che avere dei consigli nientemeno che da Roger Federer. L'ex numero 1 del tennis, leggenda assoluta che ha riscritto la storia di questo sport, il suo vecchio mondo lo pratica il giusto da quando ha lasciato l'attività. In Svizzera, in questo periodo natalizio, si è fatto vivo all'High Performance Tennis Center di Bienne dove lui stesso ha iniziato. Lì ha raccontato aneddoti, parlato del suo futuro e dato consigli a chi vuole provare a diventare un giocatore professionista di buon livello.
I consigli di Federer ai tennisti del futuro
Chi lo conosce bene, chi conosce la sua storia che il Federer ragazzino era molto diverso da quello visto sui campi dal 2003 in poi, cioè da quando ha iniziato a vincere titoli Slam. Non era proprio un santo, lo è diventato con i risultati sul campo e per le sue gesta per molti suoi tifosi.
A chi vuole intraprendere la professione ha dato tre consigli, che fondamentalmente possono valere anche per la vita extra tennis, o extra sport: "La prima cosa che posso consigliare ai giovani è quella di ascoltare attentamente. In secondo luogo dico loro di allenarsi duramente. La terza è quella di essere curiosi. La curiosità è stata fondamentale per me: ho sempre cercato di capire il perché delle cose, del tennis, dell'allenamento, di ciò che accadeva attorno questo sport. Non ho mai accettato le cose senza prima chiedere".

"Non mi piace sentir parlare del nuovo Federer"
Poi tra le tante cose l'otto volte vincitore di Wimbledon ha provato a togliere un po' di peso dalle spalle di Henry Bernet, il nuovo talento svizzero vincitore degli Australian Open juniores lo scorso gennaio: "Non mi piace per niente sentir parlare del nuovo Roger Federer. Nessuno dovrebbe essere il prossimo. Ogni tennista ha la sua identità, il suo gioco, il suo stile, la sua famiglia: questo è ciò che conta. Essere paragonati a qualcun altro può essere giusto, ma ognuno deve scrivere la propria storia".