1.363 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Panatta, Sinner e quel paragone che non ha senso: “Quando giocavo io era un’altra cosa”

Jannik s’è preso la scena nel tennis italiano e internazionale con un 2023 straordinario. È quarto nel Ranking Atp e ha vinto la Davis con l’Italia, dal 14 al 28 gennaio è atteso dal banco di prova degli Australian Open. Panatta: “Ha tutto per diventare un campione per molti anni”.
A cura di Maurizio De Santis
1.363 CONDIVISIONI
Immagine

Il 2023 è stato un anno trionfale per il tennis italiano e, in particolare, per Jannik Sinner. La vittoria della Coppa Davis dopo 47 anni da Cile 1976 ha scolpito nella storia dello sport un'altra impresa memorabile. Che sia l'inizio di un ciclo? Può darsi. Dopo il successo conquistato a Malaga il campione alto-atesino non s'è fermato né s'è lasciato inebriare all'euforia di quel risultato che era sembrato impossibile per una squadra che aveva ottenuto la qualificazione alle Finals per il rotto della cuffia.

Poche vacanze e subito in campo. I video degli allenamenti testimoniano la consapevolezza del ‘ragazzo' che è già concentrato sul futuro e sulle sfide che lo attendono nella prossima stagione: scollinare il quarto posto nel Ranking Atp e mettere in bacheca anche il titolo di uno Slam.

L'ultimo connazionale ad averlo vinto è stato Adriano Panatta: lo fece nel 1976, in quel periodo dorato che lo portò a primeggiare al Roland Garros. Da allora nessuno è più riuscito ad alzare il trofeo verso il cielo in almeno uno dei quattro Major.

Immagine

Matteo Berrettini ha solo assaporato la grandezza, quando arrivò in finale a Wimbledon contro Djokovic nel 2021 e si fermò in semifinale (2022) contro Nadal proprio in Australia. Poi la sorte gli ha tirato un brutto scherzo e la sua carriera ha subito una battuta d'arresto traumatica per la sequenza d'infortuni che lo ha perseguitato e ne ha inficiato la condizione.

Dal 14 al 28 gennaio Sinner sarà a Melbourne per gli Australian Open 2024 per il primo, vero esame post Davis: ovvero mostrare di aver acquisito anche la giusta resistenza nei match al meglio dei tre set su cinque (fattore-insidia sottolineato anche dall'ex Camporese a Fanpage.it); sfatare quel tabù di mettere piede in finale, traguardo che nessun italiano ha mai raggiunto finora. Djokovic, Alcaraz e Medvedev gli avversari che lo attendono al varco. E Jannik avrà tutti i riflettori puntati addosso, in questo momento storico è la lui la stella del tennis tricolore.

Immagine

"Sinner è un giovane atleta che ha tutte le potenzialità per migliorarsi e diventare un campione per molti anni – ha ammesso Panatta al Quotidiano di Puglia, in occasione di un tour di promozione allo sport -. Gli va lasciato il giusto tempo per crescere. Così come sono orgoglioso della grande affermazione in Coppa Davis del nostro Paese, un risultato che ha portato grande entusiasmo". 

A chi abbozza un paragone con il passato, e chiede un giudizio su Sinner e sulla nazionale che ha trionfato in Andalusia in Davis, Panatta replica in maniera molto chiara e semplice, senza dare adito a interpretazioni di sorta. Del resto, la sua profezia sull'alto-atesino fu indovinata.

"Non si possono fare paragoni rispetto a quando giocavo io – ha aggiunto -. Sono cambiate molte cose ma vincere la Coppa Davis è sempre una grandissima emozione".

1.363 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views