Nicolas Jarry parla della sua depressione: “Non volevo alzarmi dal letto, ho vissuto momenti bui”

Nicolas Jarry da diverse stagioni fa parte dei piani alti della classifica mondiale del tennis. Lo scorso anno salì addirittura al numero 16, grazie alla finale raggiunta agli Internazionali d'Italia. Un anno dopo è finito nientemeno che al numero 150! Un calo drastico, che raramente si vede nel circuito ATP. Una serie di infortuni e di problemi lo hanno frenato, ora che è esattamente 100 del mondo il cileno ha spiegato cosa ha vissuto a cavallo del 2024 e del 2025: "Sono caduto in depressione, non volevo più alzarmi dal letto".
Da numero 16 a numero 150 ATP
Nel maggio 2024 Jarry si qualifica per la finale di Roma, batte Tsitsipas e Tommy Paul, perde in due set con Zverev. Il cileno sale al numero 16. È il momento migliore della sua carriera. Ma da quel momento entra in un tunnel. Perde sei volte di fila al primo turno, salta qualche torneo, e chiude l'annata perdendo sette partite su dieci. Un calo drastico e sorprendente. Lui fa sapere di avere problemi di vertigini. Il 2025 è iniziato ancora peggio, sconfitte in serie e un guizzo solo a Wimbledon, dove è arrivato fino agli ottavi.

"Non volevo alzarmi dal letto. Pensavo che non avrei potuto più giocare"
In un'intervista al quotidiano cileno ‘El Mercurio' Jarry ha svelato di aver sofferto di depressione per circa sei mesi: "Quando sono tornato in Cile, sono caduto in depressione. Non volevo alzarmi dal letto e ho dovuto parlare con il mio psichiatra per iniziare a prendere qualcosa che mi aiutasse. Ma in quei momenti bui, pensavo che non avrei potuto giocare al livello che desideravo".
Il grande risultato a Wimbledon
Un racconto con il cuore in mano quello di Jarry, che grazie agli ottavi di Wimbledon è riuscito a tornare nei primi 100 della classifica ATP, vinse una partita meravigliosa in cinque set contro il danese Rune prima di perdere una battaglia di cinque set dal britannico Cameron Norrie. Grazie a quel risultato ha la possibilità di giocare anche gli US Open, senza dover passare dalle forche caudine delle Qualificazioni.