video suggerito
video suggerito

Musetti si sente perseguitato a Shanghai e urla in campo: “Lo fanno apposta, mi vogliono fuori!”

Lo sfogo del tennista italiano spazientito dai colpi di tosse “sospetti” del pubblico cinese. È convinto che ce l’abbiano con lui (“ogni volta, lo fanno ogni volta”) e gli stiano facendo pagare l’episodio di qualche settimana fa. “Pensa a giocare o vai casa”, gli dice il tecnico ma è inutile.
A cura di Maurizio De Santis
49 CONDIVISIONI
Immagine

Lo sfogo di Lorenzo Musetti arriva sui titoli di coda della partita persa a Shanghai contro Felix Auger-Aliassime. Il tennista italiano ha perso il primo set ed è sotto 5-2 nel secondo ma con la testa è altrove. Sbotta, protesta, inizia a discutere con il giudice di sedia e si lamenta perché si sente preso di mira dal pubblico cinese. È convinto che gli stiano facendo (ancora) pagare la sortita di un paio di settimane fa quando venne addirittura tacciato di espressioni razziste perché spazientito dai ripetuti colpi di tosse degli spettatori. "Lo fanno apposta! Lo fanno apposta! Vogliono che vada fuori!", ripete l'italiano che fa notare all'umpire una coincidenza sospetta: quei rumori si verificano quando ha il servizio oppure tra uno scambio e l'altro. Dal box dove è seduto il suo staff gli arriva anche un invito molto chiaro a lasciar perdere certe cose ma ‘Muso' ormai è partito. Sul campo lascia dietro di sé risultato negativo, eliminazione e la buona occasione per avvicinarsi alle Finals di Torino (in programma a novembre). Anzi, adesso la partecipazione è a rischio proprio a beneficio di Aliassime che gli ha rosicchiato punti nella Race.

Musetti urla al giudice di sedia: "Lo fanno apposta, mi vogliono fuori"

Lo sfogo di Musetti caratterizza la parte conclusiva dell'incontro con il canadese. Che non fosse in giornata lo si era capito anche prima ma è in quel momento che salta il tappo delle emozioni. L'italiano perso la giusta concentrazione, sente che la partita gli è ormai sfuggita di mano e – come spesso è accaduto anche in passato – cede alle pulsioni interiori. "So di aver commesso un errore e di aver detto qualcosa di sbagliato, ma per favore dite loro qualcosa… ogni volta, lo fanno ogni volta", è l'appello rivolto all'arbitro.

Immagine

Nervosismo e frustrazione prendono il sopravvento. E non basta nemmeno il richiamo del suo tecnico, Simone Tartarini, a ricondurlo alla ragione. "E dai… pensa a giocare adesso. Resta concentrato perché se perdi vai a casa". Tutto inutile. Musetti bofonchia qualcosa poi, dopo un dritto sbagliato che serve su un piatto d'argento al canadese la palla break nel secondo set, mentre torna a sedersi si gira verso il proprio angolo: "Lo fanno apposta, mi vogliono fuori!". E quando è tutto finito, abbandona il campo scuro in volto, senza nemmeno degnare di uno sguardo il pubblico.

Perché l'italiano è convinto che il pubblico cinese lo abbia messo nel mirino

L'episodio risale a qualche settimana fa, in occasione del China Open e della partita giocata il 26 settembre scorso. In quel frangente Musetti biasimò i continui colpi di tosse delle persone presenti sugli spalti e si lasciò sfuggire: "Ogni tre secondi… tossiscono ogni tre secondi. Questi cinesi tossiscono sempre". Travolto dalle polemiche, si scusò il giorno dopo chiarendo che quell'espressione non andava presa come un insulto contro il popolo cinese ma era solo uno sfogo contro gli spettatori tanto maleducati quanto fastidiosi. Quella spiegazione, però, cadde nel vuoto tanto che, dopo il forfait forzato contro Tien, uscì dal campo tra i fischi.

Musetti a rischio per le Finals di Torino, la situazione nella Race

La sconfitta contro Aliassime ha conseguenze dirette per gli equilibri nella Race e la griglia dei migliori otto tennisti dell'anno che (salvo rinunce) prenderanno parte alle Finals di Torino in calendario tra il 9 e il 16 novembre. Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono gli unici sicuri di partecipare. Novak Djokovic, Alexander Zverev, Taylor Fritz e Ben Shelton hanno un piede e mezzo dentro. Un po' più indietro ci sono Alex de Minaur e Lorenzo Musetti, che è ottavo con 3335 punti. Alle sue costole c'è Aliassime che è sì decimo (2905 punti) ma è già certo di scalare in nona posizione considerato il ritiro di Jack Draper (infortunato, ha già chiuso la sua stagione). E con il successo sull'italiano ha guadagnato altri cento punti: adesso è a -530, un gap che potrebbe ridursi ulteriormente qualora riuscisse a spingersi molto in avanti nel Masters 1000 cinese. Anzi, se lo vince può addirittura ribaltare Musetti, scalzandolo dall'ottavo gradino e portandosi avanti di un bel gruzzolo di punti.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views