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Medvedev scorretto? Sinner è già pronto per la rivincita: “Vedremo cosa farà”

Dopo la sconfitta contro il russo alle Atp Finals, Sinner ha parlato anche dell’atteggiamento dell’avversario dimostrandosi molto maturo anche a livello mentale.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner saluta le Atp Finals e lo fa a testa alta. Il tennista italiano è andato ad un passo dalla vittoria contro il numero 2 al mondo Daniil Medvedev, che si è imposto al tie-break del terzo set dopo aver annullato due match-point. Un match vibrante, con il classe 2001 (già matematicamente fuori dal torneo dopo la vittoria nel pomeriggio di Zverev) capace di risollevarsi, dimostrando anche la sua tempra, dopo aver perso un primo parziale 6-0. Un carattere che Sinner ha mostrato poi anche nell'intervista post-gara quando è stato stuzzicato sull'atteggiamento dell'avversario in campo, dandogli l'appuntamento in futuro con la speranza di una possibile rivincita.

Contro Sinner, Medvedev come spesso gli accade ha fatto discutere oltre che per alcuni colpi eccezionali in equilibrio precario e con una coordinazione particolare, anche per alcuni atteggiamenti. Un plateale sbadiglio al momento del cambio campo a pochi passi dall'avversario, qualche "provocazione" nei confronti del pubblico ovviamente schierato al fianco del giocatore di casa, e le seconde tirate "a tutto braccio", come quella con cui ha annullato uno dei match-point. Situazioni che fanno parte del personaggio che ha ricevuto d'altra parte anche gli applausi del PalaAlpitour quando ha concesso il punto a Sinner, dopo una chiamata errata di un giudice di linea.

Stuzzicato sull'argomento Jannik si è dimostrato per certi versi pragmatico: "Medvedev un po’ scorretto? Scorretto è una parola grossa, alla fine ha vinto la partita. Io spero di rigiocare con lui quando la partita conterà, poi vediamo cosa fa. Se è giusto o no non voglio dirlo, intanto oggi ha vinto quindi bravo lui. Non è semplice giocare con uno più giovane, in casa, col pubblico che spinge. Anche se lui è numero due al mondo. Sono stato bravo a rimanere lì e allungare la partita, oggi non ha girato verso di noi".

Se le doti tecniche sono dunque indiscutibilmente da potenziale grandissimo, altrettanto si può dire lo stesso della testa di Sinner capace di risollevarsi dopo aver perso il primo set in maniera netta. Tutto grazie anche al pubblico, e alla sua mentalità figlia anche della sua formazione sportiva: "Me la sono giocata fino alla fine perché c’era il pubblico dalla mia parte. Mi hanno tenuto su e io ho tenuto su loro, abbiamo giocato insieme. Ci sono stati momenti in cui lui non sbagliava nulla, io cercavo di trovare soluzioni ma non ci riuscivo. Poi ho iniziato a capirci qualcosa in più. In alcuni momenti sono stato sfortunato, ma è il numero due del mondo per un motivo. Ovviamente non è un risultato che mi piace. Però devo essere soddisfatto della reazione. Non mi fa paura niente: sono nato sciatore uno sport in cui se cadi rischi di farti male. Qui nel tennis, mal che vada ti prendono a pallate. Sono abituato a venire fuori dalle difficoltà".

Ora testa alla Coppa Davis con la speranza di regalare una gioia per l'Italia della racchetta. D'altronde Sinner vuole dimenticare anche la mancata partecipazione alle Olimpiadi e le critiche ricevute per quella scelta: "Non vedo l'ora di giocare in Coppa Davis e di poter dare il massimo per tutta la squadra. Voglio provare a vincere per l'Italia, poi vedremo se ci riusciremo o no. Ho passato momenti brutti dopo le Olimpiadi, ma era giusto fare così. Poi il supporto di questa settimana fa passare tutte le ferite, quindi ringrazio tutti quelli che sono stati con me"

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