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Torneo di Wimbledon 2023 di tennis

Matteo Berrettini spiega cosa lo ha messo in crisi: “Mi era venuta voglia di scappare”

Il tennista romano lascia alle spalle il momento peggiore e parla della sua condizione. “Mi sono trovato in una situazione tale da odiare tutto quello che stavo facendo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Matteo Berrettini ha parlato del suo momento di crisi dopo la vittoria contro Sonego.
Matteo Berrettini ha parlato del suo momento di crisi dopo la vittoria contro Sonego.
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Il punto più lungo del mondo Matteo Berrettini l'ha messo a segno contro Lorenzo Sonego, a corredo di una partita durata tre giorni per colpa della pioggia e di un rinvio ulteriore per il prato scivoloso. Aveva perfino sbottato nei confronti dell'arbitro: "Se cado e mi faccio male ti denuncio", gli aveva detto fuori dai denti nel momento in cui il supervisor ha verificato le condizioni del terreno di gioco e poi – complice l'accordo tra i due giocatori e la stima reciproca – ha deciso per la sospensione del match.

"Sto bene e sono carico", dice il tennista romano che a Wimbledon sembra aver ritrovato se stesso lasciando alle spalle la crisi. Negli ultimi mesi è rimasto i riflettori per il gossip della relazione con Melissa Satta ("una cosa alienante, non capisco", così parlò di quel clamore incomprensibile) e per il brusio di malelingue che attribuiva proprio al rapporto una delle cause del calo di rendimento. Infortuni a parte, sembrava distratto da altro… dicevano i detrattori. Nel bene e nel male anche questo fa parte del gioco e Berrettini ha affrontato la corsa col sorriso sulle labbra dando la risposta migliore sul campo.

La stretta di mano tra il tennista romano e quello torinese al termine del match.
La stretta di mano tra il tennista romano e quello torinese al termine del match.

La versione di Matteo. È tornato The Hammer? Può darsi. Intanto dà una spiegazione della sua condizione che spiega bene cosa gli è successo al netto della precarietà della condizione fisica. "L'approccio che sono riuscito a mettere nell'incontro – aggiunge il tennista romano nell'intervista a Sky – è stato finalmente di gioia sportiva, adrenalina pura, incazzatura quando era necessario, vitalità. Tutte cose che finora non mi erano riuscite".

Perché? Aveva smarrito l'essenza più profonda per un atleta: divertirsi. E Berrettini aveva perso il sorriso. Il tennis non era più una passione ma un dovere, non gli regalava più abbastanza gioia ma aveva il peso di un macigno messo sopra il cuore. "Lo vivevo come un dovere. Non stavo più inseguendo un sogno. E mi sono trovato in una situazione tale da odiare tutto quello che stavo facendo".

Nel 2022 fu costretto a rinunciare alla platea dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club. La positività al Covid lo costrinse a ritirarsi a poche ore dal debutto contro il cileno Cristian Garin. Fu l'ennesimo intoppo di una carriera spesso frenata dagli acciacchi. "L'anno scorso saltare questo torneo mi ha lasciato un vuoto che non sono riuscito a colmare. Mi era venuta perfino voglia di scappare su un'isola deserta, poi ho ripreso a lottare ancora una volta. Per me è sicuramente una grandissima rivincita". E adesso vuole riprendersi tutto con gli interessi.

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