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Musetti spiega quanto è duro giocare a Shanghai: “Dopo 40 minuti ti sembra di aver fatto la doccia”

Le condizioni nelle quali i tennisti giocano a Shanghai sono davvero complicatissimi. In sette si sono ritirati, compreso Jannik Sinner. Musetti dopo il successo con Darderi ha parlato delle sue difficoltà: “Non ho cambiato mai così tante magliette in vita mia”.
A cura di Alessio Morra
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Lorenzo Musetti si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo 1000 di Shanghai. L'azzurro ha vinto il derby con Luciano Darderi con il punteggio di 7-5 7-6. Musetti, che incamera altri pesantissimi punti per la classifica ATP, ora sfiderà Felix Auger-Aliassime, in un incontro che può valere la qualificazione alle Finals di Torino. Ma prima di pensare al canadese anche il tennista toscano si è soffermato sulle complicatissime condizioni del torneo cinese.

Darderi si intromette simpaticamente nell'intervista di Musetti

Una partita intensa, vinta sul filo da Musetti che in Cina sa di avere una chance notevolissima per scalare il ranking della classifica, le prospettive potrebbero essere clamorose. Due amici Lorenzo e Luciano, come si è visto anche nel post partita, quando Darderi si è inserito con il sorriso durante l'intervista.

Musetti ha reso merito all'amico, cresciuto in modo impressionante negli ultimi mesi: "Prima di entrare in campo sapevo che giocare contro un amico non è mai facile. Luciano oggi mi ha sorpreso onestamente: io ho giocato bene fin dall’inizio ma lui ha iniziato a servire e ad essere molto aggressivo, soprattutto con il dritto. Le condizioni di sera sono molto lente, non è facile fare vincenti: sentivo di dover alzare il mio livello durante il match ed è ciò di cui sono più orgoglioso stasera".

"Non ho mai cambiato così tante magliette in vita mia"

Musetti poi ha anche parlato della superficie, per molti tennisti particolarmente lente, ma che a lui piace e non poco, che soprattutto delle condizioni atmosferiche. Sette tennisti sono stati costretti al ritiro, incluso Sinner. L'italiano ha usato delle parole piuttosto chiare per definire il caldo di Shanghai: “Quest’anno sto riuscendo a giocare meglio su questa superficie, poi non è mai stato così umido e anche le palle diventano sempre più pesanti. Non ho mai cambiato così tante magliette in vita mia. Sembra che dopo 40 minuti di partita tu ti sia fatto una doccia. Però non posso lamentarmi di queste condizioni lente, sicuramente mi piacciono. Devi essere un vero combattente ed essere molto pronto fisicamente per vincere queste partite“.

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