Lo stalker di Emma Raducanu ha provato ad avere il biglietto per Wimbledon: è stato bloccato

Apprendere la notizia che l'uomo che l'aveva terrorizzata per mesi – portandola a farla piangere in preda al panico durante un incontro a Dubai quando lo aveva individuato sugli spalti – abbia provato ad accedere all'imminente torneo di Wimbledon, deve aver ripiombato Emma Raducanu nell'incubo del suo stalker. Ma probabilmente la 22enne tennista inglese si sarà un po' tranquillizzata quando le è stata spiegata nei dettagli la vicenda, in particolare la consecutio dei tempi.
Lo stalker di Emma Raducanu aveva provato a partecipare all'estrazione dei biglietti per Wimbledon
Una fonte dell'All England Club ha raccontato al ‘Sun' che l'uomo che ha seguito la Raducanu in quattro tornei in altrettanti Paesi diversi (Singapore, Abu Dhabi, Doha e Dubai) aveva presentato domanda di partecipazione all'estrazione dei biglietti per Wimbledon l'anno scorso, prima che si verificasse l'ultimo episodio di stalking a febbraio, con la crisi di Emma a Dubai durante il match con la ceca Karolina Muchova, e dunque prima che la vicenda emergesse in tutta la sua gravità e l'uomo venisse fermato e poi sottoposto a un'ordinanza restrittiva affinché non molestasse più la campionessa dello US Open 2021.
Il nome dello stalker, mai reso pubblico, da quel momento era presente nel sistema di sicurezza dell'All England Club, che dunque ha provveduto a bloccarlo, escludendolo dall'estrazione pubblica dei biglietti per il torneo di Wimbledon che inizia lunedì 30 giugno. A quanto si apprende, l'uomo non ha successivamente riprovato ad ottenere un biglietto dopo essere stato oggetto dell'ordine restrittivo, dunque la questione dovrebbe ormai appartenere al passato per la Raducanu.
La vicenda era deflagrata in maniera sconvolgente a febbraio durante il torneo WTA 1000 di Dubai: mentre giocava contro la Muchova, la Raducanu aveva riconosciuto lo stalker tra il pubblico, il che l'aveva portata a interrompere l'incontro in lacrime, sopraffatta dal panico, e andare a nascondersi dietro la sedia dell'arbitro.
Si era poi saputo che l'uomo – descritto come un 35enne londinese sposato e disoccupato – l'aveva seguita in giro per il mondo, avvicinandosi a lei in un'occasione, quando le aveva consegnato una lettera in hotel. Un comportamento ossessivo che ha spinto la WTA a bandire l'uomo dai tornei, mentre gli è stato intimato di non avvicinarsi alla tennista britannica.