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Sinner sorprende facendo la sua prima intervista in spagnolo: “Ho sudato”. Il risultato è notevole

L’ex tennista Corretja chiede a Sinner se può porgli le domande sulle ATP Finals in spagnolo lasciandogli la possibilità di rispondere in inglese o anche in italiano. La replica di Jannik lo sorprende.
A cura di Maurizio De Santis
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La conoscenza della lingua spagnola non è perfetta ma Jannik Sinner sorprende il suo interlocutore accettando di ascoltare e rispondere alle domande in lingua iberica che gli vengono poste da Alex Corretja per Movistar+. È la prima volta, l'imbarazzo è comprensibile ma se la cava bene. Poche battute che entrano nel corredo accessorio delle conferenze stampa e delle stand-up fatte al volo nella mixed-zone delle ATP Finals di Torino, tra un match (quello vinto con Aliassime) e l'altro (quello con Zverev). La conoscenza è abbastanza basica, scolastica rispetto al tedesco (che è madrelingua), all'inglese e all'italiano che parla correntemente ma si disimpegna ugualmente bene tanto da meritare i complimenti della persona che ha dinanzi a sé. Ha pochi minuti a disposizione perché molto richiesto: non ha nemmeno il tempo di voltarsi che a un metro da lui c'è già pronta la postazione di un'altra emittente. Passa da un microfono all'altro, da una lingua all'altra quasi fosse uno scambio da fondo campo… l'importante è sempre "rispondere" bene.

Sinner e le domande in lingua spagnola: "Es muy especial"

L'ex tennista spagnolo, Corretja, sa di avere pochissimo tempo a disposizione e cerca di ottimizzarlo provando anzitutto a mettere a suo agio l'intervistato. E chiede a Sinner se può porgli le domande in spagnolo lasciandogli la possibilità di rispondere in inglese o anche in italiano. Jannik non si scompone: non solo acconsente con molto garbo ma sorprende tutti per la disponibilità e per il modo in cui si esprime. Recepisce bene e si fa capire bene mostrando un livello accettabile di conoscenza della lingua.

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"Ci sono molte partite – dice Jannik – , è un po' più facile giocare su questi campi. Poi c'è anche il fatto che disputare questo torneo qui, a casa, per me es muy special… è molto speciale e molto emozionante". Il primo concetto è andato… Sinner si aiuta con la mimica così da rendere più chiaro il pensiero poi conclude la riflessione. "Sono molto contento di essere qui per la prima volta quest'anno e ora vediamo come va la situazione".

È finita, può tirare un sospiro di sollievo. Corretja lo saluta in maniera molto cordiale, Sinner non nasconde imbarazzo: "Ohhh… che fatica… ho sudato", dice portandosi le mani faccia perché consapevole di non essere stato perfetto nell'esposizione in spagnolo ma i complimenti dell'interlocutore lo consolano. E lui può attaccare con un altro reporter. Sotto a chi tocca, avanti il prossimo. In qualsiasi lingua, Jannik è pronto alla battuta.

Quante lingue parla il tennista alto-atesino

"A casa parliamo tedesco". Sinner non ne ha mai fatto mistero parlando delle sue origini, della sua famiglia e dei genitori, mamma Siglinde e papà Hanspeter. Jannik è nato a San Candido, in provincia di Bolzano, ed è cresciuto in Val Fiscalina (Alto Adige), porzione d'Italia bilingue (tedesco e italiano). Il terzo idioma che utilizza per comunicare è l'inglese, che gli serve soprattutto a livello internazionale. Poche giorni fa, in replica a una battuta del giornalista Bruno Vespa che ironizzava sul fatto che fosse madrelingua tedesco, il manager Flavio Briatore rispose così: "Capisco più Sinner che certi amici meridionali che quando parlano in italiano ci vogliono i sottotitoli".

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