La cifra mostruosa vinta da Errani e Vavassori allo US Open, Sara: “Hanno tolto lavoro ai doppisti”

Una grandissima vittoria sportiva – uno Slam è sempre uno Slam, anche con regole stravolte a favore dello spettacolo – ma anche un guadagno mostruoso, soprattutto se rapportato ai premi che girano di solito nel doppio misto: il trionfo di Sara Errani e Andrea Vavassori nell'edizione 2025 dello US Open ha replicato quello ottenuto dalla medesima affiatissima coppia lo scorso anno a Flushing Meadows, ma con una ‘leggerissima' differenza, ovvero l'assegno staccato dagli organizzatori del torneo. Se infatti 12 mesi fa i due campioni azzurri si erano spartiti 200mila dollari, stavolta si sono divisi ben un milione tondo tondo. Per capire la portata della somma in questione, basti pensare che il 30enne Vavassori ha finora guadagnato in carriera tre milioni (altro discorso per la 38enne Errani, che ha avuto ben altra carriera in singolare, con finale al Roland Garros, oltre ad aver vinto 6 Slam nel doppio femminile: per lei più di 16 milioni vinti in carriera).
Errani e Vavassori hanno rivendicato a più riprese sia prima che durante il torneo di misto – quest'anno rivoluzionato a New York a favore dello spettacolo, col tabellone ridotto a 16 coppie e quasi completamente riservato alle stelle del singolare – la loro solidarietà con gli specialisti del doppio che erano stati fatti fuori salvo rarissime eccezioni (Taylor Townsend e Christian Harrison oltre a loro due, ‘salvati' giusto perché erano campioni in carica). Un'onestà intellettuale che non è venuta meno neanche nelle dichiarazioni dopo la finale vinta contro Iga Swiatek e Casper Ruud, ben sapendo peraltro – in maniera paradossale – che proprio il nuovo format zeppo di campioni e dunque l'assenza degli specialisti era stata la premessa indispensabile per l'aumento pazzesco del montepremi, di cui hanno beneficiato loro per primi.
Sara Errani e Andrea Vavassori solidali con gli specialisti del doppio: "Gli hanno tolto lavoro"
"Questo è anche per tutti i giocatori di doppio che non hanno potuto giocare in questo torneo, questo è anche per loro", ha detto Sara Errani al momento della premiazione, ribadendo poi il concetto e articolandolo meglio in conferenza stampa, quando lo ha legato proprio al discorso dei soldi. Già, perché gli specialisti del doppio si barcamenano per cercare di sbarcare il lunario, non godendo dei riflettori e dei prize money dei singolaristi, e togliergli la possibilità di partecipare a uno Slam, ovvero a uno dei pochi appuntamenti annuali in cui il misto distribuisce cifre importanti, appare un'ingiustizia alla tennista bolognese.

"È il loro lavoro – ha detto la Errani in conferenza stampa – È giusto dare una possibilità ai doppisti davvero forti. Se gli spettatori conoscessero meglio i giocatori e le coppie, sarebbero più interessati a guardarli e si divertirebbero. Penso che quest'anno è stato tolto lavoro ai doppisti, alla fine tutti giocano anche per i soldi".
Stessa opinione espressa anche da Vavassori: "Penso che sicuramente gli altri doppisti non fossero molto contenti di vedere questo montepremi così alto, perché se non avessi avuto l'opportunità di giocare, mi sarei arrabbiato anch'io. Credo che la novità sia qualcosa di positivo per lo sport, ma in futuro dobbiamo dare ai migliori giocatori di doppio la possibilità di competere. Magari si potrebbero mettere 16 giocatori in più, forse un tabellone da 32, un turno in più, in modo da poter includere tanti altri buoni giocatori di doppio".