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Kyrgios infanga Sinner con messaggi a raffica: “Cosa c’entrano gli italiani col fatto che è dopato?”

Ancora una volta Krygios ha lanciato una frecciata velenosa a Sinner senza nominarlo. Dopo la squalifica di Swiatek si è amareggiato per l’ingiustizia: “Possiamo dire che non lo sapevamo”
A cura di Ada Cotugno
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Ancora una volta Nicholas Kyrgios si schiera contro Jannik Sinner. Il pretesto per la nuova faida è la positività di Iga Swiatek a un test antidoping effettuato ad agosto che le ha portato un mese di squalifica: il suo caso ha differenze sostanziali rispetto a quelle del collega italiano, eppure alcuni hanno sottolineato l'ingiustizia del provvedimento. Tra questi c'è ovviamente l'australiano che non perde occasione per schierarsi contro il numero uno dei ranking e ribadire il suo astio.

Sul suo profilo ufficiale di X, diventato ormai testimone delle frecciatine che lancia di frequente, questa volta ha attaccato Sinner senza nominarlo agganciandosi proprio alla sentenza che ha punito la tennista polacca con un mese di sospensione. E come se non bastasse ha lasciato commenti piuttosto taglienti a corredo di vari articoli sull'argomento, spesso litigando con altri utenti che non erano dalla sua parte e che tirano in ballo anche l'Italia e una presunta gelosia dell'australiano: "Cosa c'entrano gli italiani col fatto che è dopato?".

Krygios si scaglia contro Sinner dopo il caso Swiatek

Per il tennista australiano abbiamo assistito a una grande ingiustizia nel mondo del tennis. Swiatek è stata trovata positiva alla trimetazidina in una concentrazione incredibilmente bassa, tale per cui secondo gli esperti è chiaro che non avesse accettato consapevolmente nulla di illegale. Questo è stato il dettaglio che le ha evitato una lunga squalifica, ma la polacca resterà comunque ferma per un mese con una penalità simbolica. Krygios quindi non ha perso l'occasione per ricollegare il tutto al caso Sinner che invece non ha subito nessuna sospensione.

L'australiano ha lanciato una frecciata velenosa senza mai nominare il suo rivale: "La scusa che tutti noi possiamo usare è che non lo sapevamo. Semplicemente non lo sapevamo. I professionisti ai massimi livelli dello sport ora possono semplicemente dire ‘non lo sapevamo'". E, come se non bastasse, ha scandagliato i social cercando articoli sul tema per continuare la sua discussione. "Vorrei che i nostri numeri 1 al mondo non falliscano i test antidoping" ha aggiunto, prima di rispondere a un mare di commenti a suo sfavore che lo dipingevano come invidioso nei confronti di Sinner, unico oggetto delle sue ormai celebri sfuriate sul web.

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