Il padre di Alcaraz lapidario sulla verità raccontata da Ferrero: gli dedica una sola frase

L'intervista di Juan Carlos Ferrero in cui l'ex coach di Carlos Alcaraz ha raccontato la sua verità sulla clamorosa separazione dal numero uno al mondo ha confermato i rumors sui motivi dell'addio, legati al contratto che li legava. Motivi peraltro non economici, ha tenuto a precisare Ferrero, ma relativi ad altri aspetti del loro rapporto. Sulle parole di ‘Juanki' è stato interpellato dall'agenzia iberica EFE il padre del tennista, Carlos Alcaraz Gonzalez, che è stato lapidario al riguardo. "Ognuno è libero di esprimere la propria opinione in base a quello che sa", è stata la sola frase che ha dedicato alla questione.
Proprio il padre peraltro, inteso come vertice dell'entourage di Alcaraz, sarebbe stato tra coloro che hanno messo in discussione – negli ultimi mesi – le modalità del rapporto settennale tra Ferrero e Carlitos, soprattutto quanto alle convinzioni del coach riguardo alla vita extra campo di un 15 enne diventato intanto 22enne. Il resto per ora lo sanno solo loro, con l'unica certezza – detta da Ferrero – che i motivi di disaccordo non sono legati ai soldi e si sarebbero potuti risolvere se le parti si fossero sedute assieme al tavolo, ma questo non è avvenuto.
Cosa ha detto Ferrero sulla fine del rapporto professionale con Alcaraz: i soldi non c'entrano
"Quando finisce un anno, certe cose devono essere riviste riguardo ai contratti – ha spiegato l'ex allenatore di Alcaraz nell'intervista – c'erano punti su cui non eravamo d’accordo. Una parte tira in una direzione e l'altra in un'altra… forse si sarebbe potuto risolvere se ci fossimo seduti a parlare, ma alla fine non l'abbiamo fatto. So che si parla molto di soldi, ma ho sempre dimostrato fin da giovane che il denaro non è la cosa più importante per me. Questa separazione non è facile, siamo stati vicini per anni e ci vuole tempo per elaborarla. Non escludo una reunion in futuro, non ha senso chiudere definitivamente con lui o con il suo team".

Ferrero ha dunque attribuito la fine del rapporto a divergenze contrattuali, ma negando che riguardassero il denaro e facendo intendere piuttosto che fossero attinenti alla ‘visione' del cammino futuro di Alcaraz, dentro e fuori dal campo.
Nessun problema anche tra le academy: i motivi sono altrove
Il 45enne coach ha smentito anche che ci sia stata una ‘guerra' tra la sua Academy a Villena e la nuova Carlos Alcaraz Tennis Academy a Murcia: "Mi piacerebbe pensare di no… ovviamente Carlos è appena all’inizio e vogliono costruire una forte academy, il che è comprensibile. Non abbiamo mai visto questo come una rivalità".
Ferrero ha spiegato che negli ultimi anni, dato che il tour è molto intenso, Alcaraz voleva trascorrere più tempo a casa, a Murcia, e la squadra si è adattata di conseguenza. L'offerta dell'Academy di Villena era sempre opzionale, non imposta. Dunque le voci che sono circolate, secondo le quali avrebbe voluto imporre a Carlos di allenarsi presso la sua struttura, non sono vere.