Fabio Fognini e la reazione definitiva ai dubbi su Sinner che non gioca la Coppa Davis con l’Italia

Fabio Fognini non ha dubbi quando gli chiedono da che parte sta nella diatriba su Jannik Sinner che nei giorni scorsi ha annunciato di non giocare la Coppa Davis con l'Italia. Il rispetto per la scelta fatta dal numero due al mondo è massimo, la condivide e la definisce "comprensibile". È la risposta che dà alla domanda postagli su Instagram da uno dei suoi follower: l'opinione che propone è chiara, semplice. Non c'è pericolo che sia frainteso. L'ex tennista, protagonista in Tv a Ballando con le stelle, smorza le polemiche sull'amor patrio svilito citando l'età del campione che "ha 24 anni" e dinanzi a sé una carriera tale che non gli mancherà certo l'occasione per disputare di nuovo il "trofeo per l'insalatiera" (che ha contribuito a vincere nelle ultime due edizioni).
La risposta di Fognini alla domanda su Sinner e la Coppa Davis
"Che ne pensi di Jannik Sinner che non partecipa alla Coppa Davis?". È il quesito che Fognini un po' si aspettava, considerato l'argomento che tiene banco in queste ore. Parla ancora da giocatore (in fondo ha chiuso solo da poco con il tennis agonistico) ed esprime una posizione in linea sia con i regolamenti sia sullo status di tennista che non ha obblighi particolari sull'opportunità o meno di andare in campo con gli Azzurri di capitan Filippo Volandri.
Penso che è più che comprensibile!!! Da giocatore capisco la sua decisione di finire al meglio il 2025 – si legge nella risposta – e prepararsi per i veri obiettivi che ha nel 2026. Ha 24 anni e sicuramente avrà altre 100 volte l’opportunità di portare in alto la nostra bandiera.

Fognini, oggi 38enne, si è ritirato quest'anno dopo il torneo di Wimbledon nel quale ha giocato una grandissima partita contro Carlos Alcaraz. Non ha superato il primo turno ma s'è preso gli applausi del pubblico e i complimenti dello stesso spagnolo per un match che gli ha permesso di chiudere "in bellezza", lottando sul campo, la sua carriera. Intraprenderà quella di allenatore? Su Instagram risponde anche a questo: "Mi piacerebbe ma sicuramente non viaggiando 35 settimane all’anno – ha aggiunto -. Ho viaggiato troppo nella mia carriera e inizio a sentire la mancanza di stare a casa".
Perché Sinner ha rinunciato alla convocazione di Volandri
"Posso solo dire che accetto tutte le critiche, ho già detto tutto su questo tema e non ho nulla da aggiungere". Jannik Sinner è tornato sulla questione anche in occasione della conferenza stampa del torneo ATP 500 di Vienna, lasciando chiaramente intendere di essere concentrato unicamente sul proprio futuro e sulla necessità di farsi trovare pronto a un 2026 molto intenso dal punto di vista agonistico, un anno durante il quale proverà a riprendersi lo scettro di numero uno al mondo. Ecco perché ha accuratamente selezionato i propri impegni: "Anche una settimana può fare tutta la differenza", ha spiegato nel giorno stesso della rinuncia alla Davis ribadendo arrivare al meglio agli Australian Open sia la sua priorità come buon viatico per tutta la prossima stagione.