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Emma Raducanu come Sinner, il problema ai piedi è impressionante: “Ci ha lasciato senza parole”

Emma Raducanu ha parlato delle difficoltà di giocare sulla terra rossa, a causa di un problema molto particolare ai piedi. Le immagini hanno segnato lo staff della Gran Bretagna.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner non è l'unico giocatore del circuito che deve fare i conti con problemi ai piedi. Le immagini delle vesciche del tennista italiano durante il match vinto contro Rublev sono state impressionanti, e hanno raccontato le difficoltà legate agli spostamenti soprattutto sulla terra rossa. Un caso analogo? Quella di un'altra stella della racchetta, ovvero la britannica Emma Raducanu, la classe 2002 che ha trionfato nell'ultima edizione degli US Open. L'esordio da professionista sulla terra battuta, per la stellina si è rivelata complicato.

Nella Billie Jean Cup Emma ha disputato il primo match della sua carriera professionistica sul rosso, a 4 anni dall'ultimo confronto disputato su questo tipo di fondo. La Raducanu non ha mai fatto mistero della sua preferenza per le superfici veloci. Tutto confermato dai risultati, anche se la giocatrice ha dovuto fare i conti con un periodo non troppo fortunato dopo l'exploit americano. Risultati non esaltanti e anche qualche problema fisico di troppo per Emma Raducanu che per recuperare smalto e fiducia si è affidata anche all'ex coach di Jannik Sinner, Riccardo Piatti, nelle scorse settimane.

Quello che è certo, è che la numero uno britannica ha dovuto metabolizzare la "nuova" superficie non senza difficoltà. Infatti Emma Raducanu ha lavorato in condizioni assai difficili, che hanno complicato il suo lavoro sulla terra rossa, con i suoi tentativi di imparare a scivolare: "Va tutto bene, ma ora non ho le unghie dei piedi! Si scivola molto, e ho avuto un piccolo inconveniente a Miami, ora però non ho niente di fisico". Un handicap importante per la giocatrice che ha dunque dovuto adattarsi ad appoggi molto particolari e diversi dal solito.

Le sue condizioni hanno colpito anche compagne di squadra e addetti ai lavori. La capitana della squadra britannica Anne Keothavong ha confermato i problemi della sua giocatrice di punta, raccontando la sua sorpresa: "Siamo stati tutti lasciati un po' segnati dalla vista delle dita dei piedi di Emma questa settimana!". Nonostante tutto però Emma non si è tirata indietro, ed è scesa in campo, pronta a rappresentare il suo Paese e completare il suo percorso di crescita: "Dopo aver trascorso più tempo su questa superficie, sono sicuro che farò meglio. Sento di poterlo davvero usare e giocare in modo aggressivo pur essendo in grado di muovermi"

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