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Indian Wells 2024 di tennis

Djokovic rimprovera Nardi in italiano a fine incontro: “Non era giusto lì, no!”. Cosa è successo

Djokovic dopo la sconfitta con Nardi a Indian Wells ha rimproverato il tennista, in italiano. Tutto per una situazione di gioco che l’aveva portato ad uno sfogo contro l’arbitro.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic non si è solo complimentato con Luca Nardi dopo il match perso a Indian Wells. Non sono sfuggite alle telecamere infatti le parole di rimprovero, in italiano, del numero uno al mondo al tennista pesarese protagonista di un'impresa clamorosa. Una situazione che ha spinto alle scuse immediate Nardi, quasi imbarazzato. Cosa è successo? Tutto è legato ad un episodio particolare della partita.

Il giocatore serbo nello stringere la mano a Nardi ha ripetuto diverse volte: "Non era giusto lì, però bravo", accompagnando poi il tutto con dei colpetti sul petto del tennista italiano. Quest'ultimo dal canto suo è rimasto spiazzato e ha risposto: "Scusa, scusa non volevo mancarti di rispetto". Il riferimento è ad uno scambio che ha fatto infuriare Djokovic protagonista anche di una discussione con l'arbitro.

In avvio di secondo set Djokovic, avanti nel punteggio, ha servito in modo molto efficace con la pallina rimbalzata proprio sulla linea. Nardi probabilmente pensava inizialmente che il tiro sarebbe finito fuori e infatti si è fermato, per poi improvvisamente colpire in ritardo con un dritto apparentemente interlocutorio. A quel punto il numero uno al mondo ha risposto, ma poi dopo aver effettuato un drop shot si è fermato, allargando le braccia, con l'avversario che ha ottenuto il punto.

Il serbo incredulo si è rivolto poi all'arbitro, tra lo stupore anche del commentatore ("Perché Djokovic si è fermato improvvisamente lì?"). È iniziato così un botta e risposta con Nole che si è lamentato sottolineando quella che a suo dire sarebbe stata una scorrettezza di Nardi: "Ha colpito la palla e si è fermato. Si è fermato". L'arbitro ha risposto spiegando il perché l'episodio non può rientrare nella casistica del gioco disturbato: "Lui ha reagito perché pensava che la palla fosse fuori, ma non ha chiamato la palla fuori, non ha fermato il punto. Solo perché si ferma non significa che il punto si fermi". 

Mentre Nardi si andava a sedere, Djokovic proseguiva nel suo sfogo arrabbiandosi molto: "Solo perché si ferma non significa che il punto si fermi? Ma di cosa stai parlando? Vedi quella reazione, si è fermato. Si è letteralmente fermato e basta, mi ha confuso completamente e anche io mi sono fermato. Come puoi non intervenire? Mi stai prendendo in giro o cosa?". 

Il giudice di sedia Allensworth è andato avanti per la sua strada: "Vuoi che ti chiami il gioco disturbato?". E Djokovic: "Certamente perché ha smesso. Il ragazzo si è fermato e ha giocato una palla come questa e si è fermato". Irremovibile l'ufficiale che ha chiosato: "Solo perché sta lì e non continua inizialmente a giocare non significa… non è motivo di ostacolo. Non c'è motivo per per togliergli il punto. Se avesse detto ‘fuori', o qualcosa del genere, allora sarei d'accordo con te al 100%, ma non ha fatto nulla per fermare effettivamente il punto".

A quel punto a Nole non è rimasto che sfoderare un sorriso sardonico e tornare al suo posto. A fine gara però non ha potuto fare a meno di sottolineare a Nardi il comportamento a suo dire sbagliato, con l'italiano che forse anche per timore reverenziale si è scusato. In realtà a giudicare da come sono andate le cose non aveva motivo di farlo.

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