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Djokovic è il primo finalista al Roland Garros, Alcaraz cede in 4 set in preda ai crampi

Semifinale amarissima per Carlos Alcaraz che cede in 4 set a Nole Djokovic: decisivi i problemi fisici dello spagnolo a inizio 3° set che hanno spalancato le porte al serbo per la finale di Parigi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il primo finalista di Parigi è Novak Djokovic che ha avuto la meglio in 4 set su Carlos Alcaraz: 3-6 7-5 1-6 1-6 per il serbo che così conquista la possibilità di giocarsi il 23° Slam in carriera. Una gara condizionata pesantemente dai problemi fisici dello spagnolo che a inizio 3° set ha accusato crampi e ha richiesto l'intervento medico. Da quel momento non c'è stata più gara. Adesso per il serbo manca l'ultimo tassello, la finale che si giocherà contro Ruud bravo a battere Zverev in 3 set (6-3, 6-4, 6-0)

Tra Djokovic e Alcaraz è andato in scena un vero e proprio scontro generazionale con i due giocatori che vantano un gap di 16 anni di differenza, ma a pagare pegno a livello fisico è stato il più giovane, lo spagnolo che nel 3° set ha accusato problemi fisici che lo hanno costretto ad accettare la resa incondizionata.

Proprio nel set decisivo, il 3° dopo il primo conquistato da Djokovic e un secondo strepitoso, finito in mano di Alcaraz, Nole si è visto consegnare su un piatto d'argento la qualificazione per la finale, riprendendo un feeling oramai duraturo e consolidato con il Roland Garros: era la sua 45a semifinale, la 12a parigina e adesso potrà provare a conquistare il suo 23° Slam con cui staccherebbe Nadal nella classifica all-time.

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Per Carlos Alcaraz un'amarissima occasione sprecata e che ha visto sfumare la seconda finale Slam in carriera dopo gli US Open 2022, poi vinti. Prima di quest'anno, lo spagnolo non era mai andato oltre i quarti di finale al Roland Garros, ma si presentava con un'ottima serie positiva: aveva perso solo una delle ultime 18 partite disputate su terra rossa (2° turno a Roma contro l'ungherese Marozsan), visto che in stagione, prima di Nole, solo in 3 erano riusciti ad avere la meglio su di lui: Marozsan, Sinner (a Miami) e Norrie (a Rio de Janeiro).

La partita, Alcaraz-Djokovic: 1-3 (3-6, 7-5, 1-6, 1-6)

Il primo set è stato terreno di vittoria per Djokovic che ha chiuso  6-3 in poco meno di un'ora, giocando un tennis lucido sfruttando il servizio grazie al quale ha chiuso il set annullando anche una palla break di Alcaraz. Per lo spagnolo, un inizio di match contratto e sotto tono che ha pagato amaramente, cedendo al 4° gioco il proprio turno di battuta e commettendo troppi errori non forzati. Anche se non al top, è stato il servizio a salvare Djokovic prendendosi quasi l'80% di punti con la prima palla.

Ma è nel 2° set che la partita si infiamma veramente e si entra nel vivo del match. Dopo 2 ore e 11 minuti  il match si porta su un set pari sul Philippe Chatrier con Alcaraz che vince dopo aver sprecato tre set point nel decimo gioco, chiudendo alla prima occasione. Un set in cui Alcaraz ha fatto anche vedere un'autentica magia sull'1-1 e che ha mostrato lo spagnolo in chiara crescita complessiva. Ma è solamente un fuoco di paglia perché a inizio 3° set tutto si capovolge ancora ed è proprio Alcaraz ad accusare problemi fisici.

Sull'1-1 lo spagnolo chiama un time-out medico con l'intervento del fisioterapista per crampi ai polpacci ma il giudice di sedia applica il regolamento: Alcaraz viene punito per MTO e viene assegnato il gioco a Djokovic che si ritrova sul 2-1 per poi consolidare il break portandosi 3-1. Alcaraz però non sta bene, gioca da fermo, usando prevalentemente il braccio: così ogni game diventa una penitenza per lo spagnolo che scivola prima sul 4-1 e lasciando carta bianca a Djokovic che si prende il set 6-1. Per Alcaraz ancora problemi, assistito dal proprio fisioterapista, prova ad onorare la sfida con il 4° set: che chiude mestamente perdendo 1-6 e consegnando la finale di Parigi a Nole

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