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Roland Garros

Alcaraz vince un punto sbalorditivo al Roland Garros: è così bello che festeggia anche Djokovic

Lo spagnolo Alcaraz infiamma la semifinale: scolpisce nella storia il punto di cui si parlerà per anni assieme alla reazione di Djokovic che spiega meglio delle parole quanto sia stato bravo l’avversario.
A cura di Maurizio De Santis
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Il passante straordinario piazzato da Alcaraz che sorprende Djokovic.
Il passante straordinario piazzato da Alcaraz che sorprende Djokovic.
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Un colpo estratto dal cilindro. Ma quello di Alcaraz non è illusione, solo pure tecnica e talento che producono un effetto magico tale da scatenare il boato del pubblico e meritare anche l'applauso di Djokovic. La semifinale del Roland Garros regala spunti da spellare le mani fin dall'inizio dell'incontro: da un lato che la forza emergente dello spagnolo, uno dei migliori al mondo; dall'altro ci sono la storia e la classe innata del campione serbo. Uno scontro tra titani del tennis che va in scena sull'iconico palcoscenico in terra rossa e mette in evidenza un livello altissimo di competitività.

Gli scambi lasciano il fiato sospeso, si seguono in apnea perché c'è consapevolezza che qualcosa – in un modo o nell'altro – prima o poi accadrà e non sarà "normale". Del resto, se a sfidarsi sono due giocatori di quella portata è lecito attendersi uno spettacolo all'altezza. E le aspettative non vengono deluse.

Lo spagnolo si avventa sulla palla e traccia un passante spalle alla rete.
Lo spagnolo si avventa sulla palla e traccia un passante spalle alla rete.

Un acuto degno di menzione lo regala Alcaraz, che mette a segno un punto incredibile, pazzesco, da stropicciare gli occhi e poi darsi un pizzicotto sulla guancia. L'ha fatto davvero oppure è uno scherzo del caldo che regala allucinazioni? No, è tennis reale. E capita all'inizio del terzo game del secondo set, quando il punteggio è di 1-1 e Nole (che ha già in tasca il primo per 6-3) va sotto 30-0.

È in quel momento che il murciano scolpisce nella storia il punto di cui si parlerà per anni assieme alla reazione dell'avversario che spiega meglio delle parole quanto sia stato bravo. Il servizio è nelle mani di Alcaraz, batte una palla forte e precisa che il serbo addomestica e respinge senza sbavature.

La palla colpita dall'iberico centra la riga, punto incredibile.
La palla colpita dall'iberico centra la riga, punto incredibile.

Si capisce subito dalle intenzioni dell'iberico che quel frangente si chiuderà in maniera particolare, così sarà: il colpo di teatro è straordinario, non c'è altro modo per definire quel clamoroso passante spedito dall'altra parte del campo tenendo le spalle alla rete. Una prodezza simile meritava il punto: la fortuna, che aiuta gli audaci, lascia che la sfera colpisca la riga.

Djokovic, che aveva messo in difficoltà Alcaraz spiazzandolo con una giocata di rovescio, assiste alla scena e può nulla. Era convinto che quel punto sarebbe stato suo, di averlo in tasca ma l'esito di quel palleggio a ritmi altissimi lo lascia di sasso. Il murciano corre verso il fondo del campo, raggiunge la palla e con una rotazione simultanea di corpo e braccio le imprime forza ed effetto a sufficienza da finire laddove il serbo non può arrivare. Nole allarga le braccia, sorride, mormora qualcosa del tipo "non male" e abbraccia la grandezza di quel colpo. Pura classe, nel bene e nel male.

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