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Come funziona il punteggio nel tennis e perché si conta 15, 30 e 40

Il tennis ha regole uniche e precise nel suo punteggio che viene espresso con i numeri 15, 30 e 40: perché hanno adottato questo sistema e come si vince il match.
A cura di Ada Cotugno
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Nel mondo del tennis anche il punteggio segue regole precise, con parole e numeri che apparentemente non hanno una logica ma che nascondono un significato antico quanto la storia di questo sport. L'ascesa di Jannik Sinner ha attratto sempre più appassionati e i nuovi fan potrebbero avere qualche difficoltà nel capire la sequenza 15, 30 e 40, ossia i punti che caratterizzano ogni partita. Ogni gara si compone di punti, game e set: chi arriva a 40 vince il game e chi conquista 6 game si prende il set. Di conseguenza, il tennista che vince più set si aggiudica il match e si porta a casa la gloria.

Come funziona il punteggio nel tennis e come si vince il match

Può sembrare un meccanismo complesso, ma le regole sono poche e seguono sempre lo stesso schema. Il primo punto vale 15, il secondo 30 e il terzo 40: per vincere il game bisogna conquistare il punto successivo che completa la sequenza. Tutto cambia, però, se i giocatori arrivano sul punteggio di 40-40 chiamato "deuce". In quel caso, per superare il pareggio il giocatore deve aggiudicarsi due punti consecutivi. La sequenza dei punti non è lineare e ha origini antiche, ancora oggi avvolte nel mistero.

I game formano il set e per vincerne uno il tennista deve aggiudicarsi almeno 6 game con 2 di vantaggio (ad esempio 6-4). Nel caso in cui il set termini sul punteggio di 6-6, si gioca il tie-break, ossia uno spareggio in cui i punti si contano normalmente (1, 2, 3…) e vince chi arriva per primo a 7, con almeno 2 punti di vantaggio (ad esempio 7-5). Chi ha la meglio nello spareggio vince anche il set. Il tennista che conquista più set vince la partita, che può essere di due tipologie: al meglio dei tre set (chi ne vince due si aggiudica il match) oppure al meglio dei cinque set, come nei tornei maschili del Grande Slam, dove per trionfare bisogna vincerne tre.

Perché i punti si contano con 15, 30 e 40

La storia più affascinante riguarda proprio il modo in cui si contano i punti, un sistema unico nel suo genere che affonda le radici nel jeu de paume, l’antenato francese del tennis. La teoria più diffusa racconta che in passato i punteggi venivano segnati sul quadrante di un orologio, prendendo come riferimento i quarti: 15, 30, 45 e 60 per la vittoria. Con il tempo il 45 sarebbe stato trasformato in 40 per pura semplicità, così da rendere più chiara e rapida la chiamata. È una tradizione simbolica, perché l’avanzare delle lancette rappresenta anche l’avanzamento del tennista verso la vittoria, fino a completare l’intero orologio.

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