Chi è Andrea Cipolla, pedina fondamentale nel team di Sinner che Jannik si diverte a “torturare”

Jannik Sinner ha le spalle coperte. Anche contro Auger-Aliassime, nei momenti complicati, i componenti del suo team si sono fatti sentire toccando le corde giuste. Fa attualmente parte della sua seconda famiglia anche Andrea Cipolla, il suo osteopata di fiducia. Professionalità, empatia e umanità per il professionista, protagonista anche di momenti divertenti per stemperare la tensione prima delle partite.
Chi è Andrea Cipolla, l'osteopata di Sinner agli US Open
Cipolla è un professionista impeccabile, con diversi titoli all’attivo in Italia e all’estero (Laurea in Fisioterapia, Laurea in Fisioterapia in ambiente sportivo, Master in Osteopatia, Abilitazione all’insegnamento della Fisioterapia e delle materie di carattere scientifico) e con tante esperienze anche da docente e al seguito di diversi atleti e squadre amatoriali e professionali.
Il sodalizio con Sinner, prima Wimbledon poi gli US Open
Lo abbiamo visto al seguito di Sinner già in passato, nel post caso Clostebol, quando il suo team è andato incontro a una sorta di rivoluzione. Ora, dopo l'addio a Panichi e Badio e con il ritorno del preparatore Umberto Ferrara, il numero uno al mondo ha deciso di riproporre il fortunato sodalizio. D'altronde, il campione italiano ha sempre dimostrato di scegliere i collaboratori con i quali si trova bene e di cui si fida ciecamente.
A lui e a Ferrara, dunque, spetta la gestione dei muscoli e del corpo del giocatore, prima e durante le partite. A Flushing Meadows ha partecipato attivamente ai match di Sinner, incoraggiandolo costantemente e rendendosi utile anche con un supporto logistico, come quando ha fornito al giocatore tutti gli asciugamani puliti.
Gli scherzi con Andrea Cipolla negli spogliatoi
E poi Andrea Cipolla si è ulteriormente contraddistinto per le doti di uomo squadra. Sono diventati ormai virali i video dei giochi e degli scherzi del team negli spogliatoi prima dei match. Spesso e volentieri l'osteopata si presta al ruolo di vittima sacrificale: prima della semifinale contro Auger-Aliassime, Cahill, Vagnozzi, Ferrara e lo stesso Jannik hanno cercato di mettergli un guanto in testa tra una risata e l'altra. Il bis del caos scatenatosi prima del derby con Musetti. Insomma, squadra vincente non si cambia.