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Berrettini ora sta bene e non vuole sentire quella domanda: “Non me lo chiedere dai”

Matteo Berrettini a Vienna con il successo su Popyrin ha dimostrato di stare bene. Non vuole sentire domande sulle sue condizioni dopo i tanti infortuni.
A cura di Marco Beltrami
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Matteo Berrettini cerca risposte a Vienna. Il tennista italiano è ancora in fase di rodaggio dopo lo stop per infortunio, ma sta iniziando a trovare il ritmo giusto, come confermato dal successo su Popyrin, uno che sul cemento è sempre pericoloso. La “ruggine” si sta sciogliendo a poco a poco e il giocatore romano si gode un buono stato di forma. Proprio per questo meglio non parlare troppo delle sue condizioni fisiche, tra un sorriso e un pizzico di scaramanzia.

Matteo Berrettini e la domanda sulle sue condizioni dopo gli infortuni

Come sta realmente Matteo? Sta giocando con dolore? Queste le domande che gli sono state poste sul campo dopo il successo sul tennista australiano. Prima ha socchiuso gli occhi, poi ha sorriso e sospirato, e infine ha risposto: “Non chiedermi questo…”. Il tennista, fresco di convocazione in Coppa Davis, ha quasi paura di dire che sta bene, dopo la lunga sequenza di infortuni che lo ha costretto a intervallare i tornei con periodi di stop.

Come sta Matteo Berrettini, il tennista italiano sta bene

La voglia però di dire a tutti che finalmente si sente “fit”, come si suol dire, è tanta. Non bisogna però tirare troppo la corda, servono equilibrio e attenzione. Per questo Matteo Berrettini ha cambiato qualcosa a livello di attrezzi, in un palcoscenico tennistico impegnativo e stressante: “Ovviamente è sempre difficile quando torni a giocare. Non importa quante settimane di allenamento hai alle spalle, la competizione è dura. E lo sono anche i viaggi, le condizioni. Ho incordato la racchetta cinque chili più tesa questa settimana rispetto a Stoccolma. È un percorso, un viaggio”.

Buone notizie per la Coppa Davis

La cosa più importante, però, è sentirsi finalmente bene e guardare al finale di stagione con un pizzico di entusiasmo in più: “La cosa positiva è che mi sto godendo questo viaggio. E ora sto bene, sono in salute. Non vedo l’ora di giocare la mia prossima partita”. Una buona notizia, dunque, anche per l’Italia di Coppa Davis, che senza Jannik Sinner avrà bisogno di un Berrettini versione deluxe come quello visto nella scorsa annata.

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