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La categoria ‘Open’ per nuotatori transgender in Coppa del Mondo è un flop totale: nessun iscritto

World Aquatics aveva deciso per l’apertura di una terza categoria per “permettere competizioni sempre con maggiore equità” e “a tutti di gareggiare ai massimi livelli”. Ma, alla prima occasione, all’appuntamento mondiale di Berlino, non si è presentato nessuno ed è stata chiusa.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'impianto acquatico di Berlino dove si svolgerà la Coppa del Mondo tra il 6 e l'8 ottobre
L'impianto acquatico di Berlino dove si svolgerà la Coppa del Mondo tra il 6 e l'8 ottobre

La Coppa del mondo di nuoto di Berlino che è in programma tra il 6 e l'8 ottobre, sarebbe dovuto passare alla storia per essere il primo evento ad avere una "categoria aperta" riservata esclusivamente ai nuotatori transgender, in aggiunta a quella riservata a uomini e donne. Ma non sarà così:  l'organizzazione ha dovuto comunicare che non ci sarà, Non è arrivata nessuna iscrizione.

La nuova categoria doveva ospitare i nuotatori transgender, decisione arrivata dopo quella della World Aquatics che aveva varato una nuova era per il nuoto internazionale nella precisa affermazione di una politica sull'inclusività con il varo di una ‘terza' categoria oltre alle classiche già esistenti per permettere a tutti di partecipare e competere in modo equo senza che vi fossero ulteriori polemiche, che già stanno costellando il panorama sportivo internazionale in diverse discipline.

Nelle ultime settimane la World Aquatics ha così dato via al processo di aprire alla categoria Open, inserendola in tutte le competizioni ufficiali: "Fedele alla nostra parola, un team di esperti ha lavorato diligentemente per rendere tutto questo una realtà. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno aiutato World Aquatics a offrire questa opportunità" aveva affermato in una nota il presidente Husain Al Musallam. Una volontà ben precisa e delineata da precise nuove regole d'ammissione: "Per potersi iscrivere, i nuotatori devono essere affiliati a una federazione nazionale e avranno la flessibilità di partecipare individualmente, per il loro club, squadra o come membri della federazione nazionale".

Anche sulla scia di quanto oramai è diventato un fenomeno sempre più massiccio, la creazione di questa terza categoria è stata ritenuta semplicemente necessaria e opportuna per permettere una competizione tra pari, senza esclusione di nessuno. Fu appoggiata dal 71,5% dei membri presenti al Congresso Straordinario del World Aquatics con l'intento di "preservare l'equità nelle nostre competizioni, dando il benvenuto a qualsiasi atleta e la creazione di una nuova categoria significherà che tutti hanno l'opportunità di competere ad alto livello. Ciò non è stato possibile fino ad ora" aveva orgogliosamente ribadito Husain Al-Musallam.

Ma alla prima vera e grande occasione per passare dalle parole ai fatti, tutto si è rivelato semplicemente un enorme buco nell'acqua: aperte le iscrizioni per la tappa tedesca a Berlino della Coppa del Mondo (dal 6 all'8 ottobre) la "categoria Open" non ha visto alcuna adesione. Nessuno si è presentato laddove erano previste gare di 50 e 100 metri comprendenti tutti gli stili, così come nella categoria maschile e femminile. Un flop enorme che ha costretto così World Aquatics a rivedere le proprie scelte e chiudere ancor prima di iniziare, l'avventura della ‘Open' in vasca.

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