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Toto Wolff contro McLaren e Red Bull: “Brown e Horner capaci solo di spargere me**a”

Il team principal della Mercedes Toto Wolff risponde duramente al Ceo McLaren che aveva cercato di seminare zizzania tra i piloti della sua scuderia. L’austriaco in questa circostanza ha chiamato in causa anche il collega della Red Bull: “Brown è come Horner: spargono solo m***a. Penso solo che Zak volesse regalare un pilota a Christian”.
A cura di Michele Mazzeo
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Al team principal della Mercedes Toto Wolff non sono andate giù le dichiarazioni dei colleghi riguardo al futuro dei piloti della scuderia anglo-tedesca. Nello specifico a far infuriare l'austriaco sono state le parole del CEO della McLaren (da quest'anno motorizzata dalla casa di Stoccarda) Zak Brown che ha detto che la coppia di piloti Mercedes nel Mondiale 2022 di Formula 1 sarà certamente composta da Max Verstappen e George Russell, "liquidando" di fatto il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e il suo attuale compagno di squadra Valtteri Bottas, entrambe all'ultimo anno di contratto.

Le dichiarazioni del boss McLaren, arrivate dopo il GP del Bahrain, prima gara del Mondiale 2021 della Formula 1,  non sono piaciute a Wolff che in un'intervista rilasciata alla testata austriaca OE24 ha risposto per le rime tirando in mezzo anche il team principal della Red Bull Christian Horner: "Brown è come Horner: spargono solo merda. Penso che Zak volesse regalare un pilota a Christian. Ma la cosa non mi interessa. La condizione dei miei piloti è l'ultima delle mie preoccupazioni. Hamilton e Bottas sono due grandi piloti che sanno che Russell sia la prossima generazione, un collega forte. Ma attualmente i nostri pensieri sono orientati allo svantaggio che ci hanno portato i nuovi regolamenti e che non può essere recuperato".

Parole dure quelle pronunciate dunque da Toto Wolff che in un'altra intervista, rilasciata al magazine britannico The Race, a proposito dei rapporti con gli altri nel paddock della Formula 1 aveva detto: "La disonestà è un'offesa personale. Perché sono appassionato dello sport e dei valori di questo sport. È una competizione che dovrebbe svolgersi in modo equo. E ci sono alcuni che hanno perso il mio rispetto per sempre negli ultimi anni: non per un incidente in particolare ma per il loro comportamento machiavellico e manipolatorio".

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