Sainz e la strana risposta sulla Ferrari: “In questo momento sono la rana col tè”. Cosa vuol dire

Il lungo quadriennio in Ferrari ha permesso a Carlos Sainz di conoscere da vicino le dinamiche interne di Maranello, vivendo fasi alterne tra risultati, pressioni e cambi al vertice. Proprio per questo, nel weekend del GP di Las Vegas della Formula 1 2025, era inevitabile che gli venisse chiesto un commento sulle tensioni esplose dopo l'uscita pubblica di John Elkann, che dopo Interlagos aveva invitato i piloti a "parlare di meno e pensare a guidare".
I diretti interessati hanno usato la diplomazia: con Leclerc a far da scudo e Hamilton invece a rispondere in punta di fioretto senza però inasprire gli animi. La risposta dello spagnolo, invece, non è stata politica né tecnica. È stata un'immagine: "Hai presente il meme con la rana che beve il tè? Sono proprio io in questo momento. Non sono affari miei". Un riferimento diretto al meme di Kermit la rana, simbolo di distacco ironico davanti a una situazione potenzialmente esplosiva. Una scelta precisa: Carlos Sainz non vuole essere trascinato in una polemica che non gli appartiene più.

Il madrileno, oggi pilota Williams, ha usato quell'immagine per definire il confine tra il suo presente e un passato che non intende rianimare. La frase ha subito catturato l'attenzione del paddock perché sintetizza perfettamente la sua posizione: osservatore privilegiato, sì, ma anche totalmente disinteressato a rientrare nel dibattito interno alla Ferrari.
La metafora della "rana col tè" diventa così la fotografia del suo nuovo approccio: prendere le distanze con leggerezza, senza alimentare discussioni che rischiano di pesare su una squadra già sotto pressione e su una stagione in cui Maranello sta vivendo un clima teso.

Carlos Sainz preferisce concentrarsi su una Williams che in Nevada nelle prime libere ha mostrato segnali incoraggianti, ribadendo di voler guardare avanti. E il suo "sorseggiare il tè" è il modo più efficace e tagliente per far capire che le polemiche della Ferrari non sono più parte del suo mondo e dunque lui non può far altro che far da spettatore disinteressato ad una situazione potenzialmente esplosiva.